Approvazione alla Camera del DL 52/2014. Rassegna Stampa del 29 maggio 2014

 

 

Agenzie Stampa

 

OPG. CGIL: BENE NUOVA LEGGE, RISULTATO FRUTTO MOBILITAZIONE

(DIRE) Roma, 29 mag. - "E' positivo il giudizio sulla nuova legge per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, approvata in via definitiva dalla Camera dopo il voto del Senato". Ad affermarlo e' Vera Lamonica della Cgil Nazionale, aggiungendo che "e' un risultato ottenuto anche grazie alla mobilitazione e alle iniziative del comitato StopOpg, che vede tra i promotori Cgil e Fp Cgil nazionali".

Per la dirigente sindacale "la nuova legge ha migliorato in modo significativo l'attuale normativa, pur non risolvendo tutte le criticita'. In particolare resta da modificare il codice penale eliminando il 'trattamento speciale' per le persone malate di mente che commettono reato, ultimo baluardo della logica manicomiale".

Secondo Lamonica, inoltre, "ora si apre una nuova fase per applicare le nuove norme nello spirito della 'legge 180'. Percio' i programmi delle Regioni ora possono e devono spostare attenzione e investimenti dalle Rems, i cosiddetti mini Opg, ai percorsi di cura e riabilitazione individuali, necessari per evitare l'internamento e che, potenziando i servizi socio-sanitari territoriali, servono a tutti i cittadini.

La vicenda degli Opg- conclude- richiama la drammatica condizione delle carceri italiane e la necessita' di interventi risolutivi, anche per garantire il diritto alla tutela della salute e alle cure delle persone detenute".
11:53 29-05-14


 

OPG: PARLAMENTO METTE FINE AGLI "ERGASTOLI BIANCHI", CHIUSURA SLITTA AL 2015, POI SOSTITUITI DA STRUTTURE RESIDENZIALI

(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Non solo un'ulteriore proroga alla chiusura, come gia' avvenuto due volte in precedenza, ma anche un impegno al monitoraggio e a fornire strumenti di attuazione.

E' diventato legge oggi il dl 52/2014 sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, provvedimento che mette la parola 'fine' agli 'ergastoli bianchi', internamenti di tempo illimitato anche senza evidenti problemi di pericolosita' sociale. Il testo, che aveva gia' avuto il via libero del Senato, e' stato approvato dall'aula di Montecitorio con 294 si', 109 no e tre astenuti. Contro hanno votato Fi, Fdi e M5S. Ieri erano stati bocciati tutti i circa 140 gli emendamenti, molti dei quali gia' presentati in Commissione e legati principalmente alla data di chiusura, ritenuta da molti non percorribile.

Dopo la prima proroga del 2012 e quella del 2013, la terza proroga, approvata oggi dal Parlamento, infatti, posticipa al 31 marzo 2015 la data ultima per la dismissione dei sei ex manicomi giudiziari presenti in Italia (Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto, gia' posto sotto sequestro, Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Napoli e Reggio Emilia). Al loro posto verranno costruite le Rems, residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, e i circa 700 internati affidati ai servizi sociali e psichiatrici del territorio sulla base di programmi individualizzati messi a punto dalle regioni. "Alcuni di questi soggetti hanno commesso reati ed e' giusto che scontino la pena ma in modo degno e con la possibilita' di recupero. E' un passaggio che l'Italia attende dal 1978", spiega il relatore Edoardo Patriaca (Pd). I ricoveri non potranno comunque, d'ora in poi, durare piu' del massimo della pena prevista per il reato commesso e la pericolosita' sociale non puo' essere dichiarata solo perche' la persona e' emarginata. Inoltre, in vista della chiusura, in caso di reato commesso da persona con infermita' mentale, i giudici sono invitati a scegliere misure alternative all'inserimento in un Opg. Verra', quindi, istituita una commissione che dovra' monitorare sulle iniziative assunte per il superamento degli ospedali psichiatrici e i ministeri della Salute e della Giustizia dovranno presentare ogni 3 mesi una relazione al Parlamento per aggiornarlo sullo stato della dismissione.

Se le regioni non attueranno la norma nei tempi previsti,verranno commissariate da parte del governo. Ed e' proprio questa una delle note dolenti. La costruzione di residenze che dovranno sostituire gli Opg, infatti, in alcune regioni non e' ancora partita. "Le difficolta' delle regioni a garantire la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari sono un allarme per la sostenibilita' dell'intera assistenza sanitaria. Resta l'auspicio che questa sia l'ultima proroga necessaria", ha detto in aula Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Sanita' di Montecitorio. Soddisfatto il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, che promette: "il ministero collaborera' con le Regioni al fine di permettere il rispetto del nuovo termine di chiusura". Si tratta di una buona legge anche per il Comitato nazionale stopOPG che sottolinea: il "fronte della mobilitazione" si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti.
28-MAG-14 21:20


 

SANITA': FERRI, SODDISFAZIONE PER APPROVAZIONE DECRETO SU OPG

Roma, 28 mag. (Adnkronos) - Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri esprime ''soddisfazione per la rapida approvazione del decreto legge che ha prorogato di un anno l'entrata in vigore della riforma che prevede il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il governo è stato costretto a prorogare questo termine perché non sono state ancora realizzate le strutture sanitarie, le c.d. REMS, che sostituiranno gli ospedali psichiatrici giudiziari e dove verranno eseguite le misure di sicurezza. Infatti -spiega- le regioni devono ancora completare i lavori di realizzazione delle nuove strutture e di riconversione di quelle preesistenti. E, con questo decreto legge, è stato imposto che queste opere vengano completate e che la riforma entri in vigore dal 31 marzo 2015''.

''Per fare in modo che questo termine venga rispettato, il Ministro della Giustizia ha già convocato i direttori degli opg ed ha iniziato una attività di collaborazione e monitoraggio con la magistratura di sorveglianza. Inoltre -continua- con questo provvedimento è stata anche prevista (al comma 2bis) l'attivazione, presso il Ministero della Salute, di un apposito organismo di coordinamento, del quale faranno parte i rappresentanti dei Ministeri della Salute e della Giustizia e quelli delle regioni, e che avrà il compito di attuare uno stretto e continuativo coordinamento e monitoraggio delle iniziative per realizzare tutte le opere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Comunque, se le regioni dovessero continuare a ritardare i lavori per le nuove strutture, questo decreto legge prevede che il governo potrà intervenire attivando i propri poteri sostitutivi anche con la nomina di un proprio commissario straordinario''.  

Il decreto legge ''ha anche ribadito un altro fondamentale principio: quello secondo cui, nello scegliere quale tipo di misura di sicurezza deve essere applicata, il giudice deve tendenzialmente optare per le misure non detentive (ad es. la libertà vigilata), considerando invece come residuale, come extrema ratio, il ricorso al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o in una casa di cura e di custodia. Con questa norma -prosegue Ferri- oltre ad affermare un principio di tutela della libertà dei cittadini, si intende contribuire a creare le basi per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari''.

'Peraltro, la legge di conversione del decreto legge non si è limitata a dettare questa norma ed a prorogare il termine per l'attuazione della riforma ma è andata oltre, introducendo una norma che rappresenta un basilare principio di civiltà giuridica. Mi riferisco alla disposizione che ha sancito che la restrizione all'interno degli ospedali psichiatrici giudiziari non può essere senza limiti di tempo ma deve avere una durata massima non superabile e questa deve essere pari al massimo della pena prevista per il reato che è stato commesso''.

'Fino ad oggi -rileva il sottosegretario alla Giustizia- una persona poteva rimanere rinchiusa in un ospedale psichiatrico giudiziario a tempo illimitato. E questo anche se il reato che aveva commesso era di lievissima gravità. La vecchia normativa, infatti, prevedeva che la misura del ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario poteva essere disposta a condizione che fosse stato commesso un qualunque reato e che il colpevole fosse affetto da una infermità mentale e socialmente pericoloso (e per pericolosità sociale si intendeva, e si intende, la probabilità di commettere nuovamente un qualsiasi altro reato anche di lieve gravità). A queste condizioni, in base alla vecchia normativa, si poteva rimanere rinchiusi in un ospedale psichiatrico giudiziario anche per tutta la vita (tanto che si parla di ergastolo bianco) anche per lievi reati, con l'unico limite che il giudice doveva rivalutare, ogni sei mesi, se la persona continuava ad essere socialmente pericolosa'.

'Questo limite, relativo al dovere di rivalutare ogni sei mesi la pericolosità sociale dell'internato, è il motivo per cui la Corte Costituzionale aveva ritenuto legittima questa disciplina. Ma è evidente - aggiunge Ferri- che si trattava comunque di una scelta legislativa assai discutibile proprio perché – trattandosi di persone affette da infermità mentale, che difficilmente venivano curate e che quindi difficilmente cessavano di essere socialmente pericolose - poteva facilmente accadere che, anche per reati di lievissima gravità, rimanessero recluse negli opg anche per molti anni, se non per tutta la vita, così arrivando, nella sostanza, a scontare delle pene detentive lunghissime, o addirittura una sorta di ergastolo, anche per reati di lievissima entità. Con questa legge, invece, si è sancito il principio che la restrizione negli ospedali psichiatrici giudiziari non può comunque superare una durata pari al massimo della pena prevista per il reato che è stato commesso'.

'Si è anche precisato, però, che, per quanto riguarda le persone che hanno commesso reati molto gravi, in particolare delitti per i quali la legge prevede la pena dell'ergastolo, queste dovranno rimanere negli ospedali psichiatrici giudiziari fino a quando continueranno ad essere socialmente pericolose. È stato, quindi, sancito un importante principio di civiltà giuridica cercando anche di contemperare, da un lato, la tutela della libertà personale e, dall'altro, la salvaguardia della collettività e della sicurezza pubblica. Da un lato, infatti -osserva Ferri- nella consapevolezza che la restrizione all'interno degli ospedali psichiatrici giudiziari incide sulla libertà personale come una vera e propria forma di pena detentiva, è stato previsto che questa restrizione deve avere una durata massima e questa durata non può che essere rapportata alla gravità del reato desumibile dall'entità della pena per esso prevista dalla legge'.

'Dall'altro, per tutelare la collettività dinanzi a persone socialmente pericolose, si è previsto che questa durata massima debba essere uguale al massimo della pena anche se il fatto è di lieve gravità e che, per i delitti puniti con la pena dell'ergastolo, si possa rimanere ristretti negli opg anche senza limiti di tempo, questo perché, di fronte a persone che abbiano commesso reati particolarmente gravi, si è data giustamente prevalenza alle esigenze di tutela della collettività, anche perché si tratta comunque di reati per i quali la legge già prevede la pena dell'ergastolo'.
28-MAG-14 21:14


 

OPG: DE FILIPPO, NORMA CONTIENE MISURE DI CIVILTA'

(AGI) - Roma, 28 mag. - "Intendo esprimere soddisfazione per l'approvazione della norma sugli Ospedali psichiatrici giudiziari, che non e' solo una proroga ma contiene anche misure di civilta'. Per i nuovi condannati il giudice applichera' la misura solo come estrema ratio, c'e' il superamento del concetto di pericolosita' sociale e pone fine ai cosiddetti ergastoli bianchi, la fine dimenticata dei condannati al ricovero. Il ministero collaborera' con le Regioni al fine di permettere il rispetto del nuovo termine di chiusura degli Opg". Lo dichiara il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.


 

CAMERA: APPROVATO IL DL SUGLI OPG

(AGI) - Roma, 28 mag. - La Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge che proroga di un anno la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. I favorevoli sono stati 294, 109 i no e tre gli astenuti. Contro hanno votato Fi, Fdi e M5S.
282027 MAG 14


 

CARCERI. OPG, OK CAMERA A DECRETO: ECCO LE PRINCIPALI NOVITA'

(DIRE) Roma, 28 mag. - Via libera definitivo da parte della Camera al decreto del governo sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ecco le principali novita'.

PROROGA CHIUSURA - Slitta al 31 marzo 2015 lo stop definitivo agli Opg. Da quella data gli ex manicomi criminali dovranno essere sostituiti da strutture residenziali sanitarie per l'esecuzione della misura di sicurezza (Rems). La proroga annuale costera' 5,84 milioni di euro.

BASTA RICOVERI - In vista della chiusura, per infermi e seminfermi di mente il giudice dovra' di regola adottare misure di sicurezza diverse dall'Opg, come ad esempio la liberta' vigilata. Cio' vale anche nel caso di custodia cautelare provvisoria, da eseguire in strutture psichiatriche ospedaliere e non piu' in casa di cura e custodia (sezioni interne agli Opg). Il ricovero in Opg diventa insomma residuale, si attiva solo quando ogni altra misura risulta inidonea a far fronte alle pericolosita' sociali.

PERICOLOSITÀ SOCIALE - Piu' rigore nell'accertamento. Per giustificare il ricovero in Opg, il giudice deve ora ricavare la pericolosita' solo dalle qualita' soggettive della persona non potendo dare rilievo autonomo alle condizioni di vita individuali e sociali (per esempio, lo stato di marginalita' socioeconomica).
La pericolosita' non puo' nemmeno basarsi sulla sola mancanza di programmi terapeutici individuali.No ergastoli bianchi.
20:25 28-05-14


 

CARCERI. OPG, VIA LIBERA AULA CAMERA A DL CON 294 SI': E' LEGGE

(DIRE) Roma, 28 mag. - L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. I si' sono stati 294, i no 109.
20:23 28-05-14


 

SANITA': CON OK CAMERA GLI OPG PROROGATI FINO AL 31 MARZO 2015
RICOVERO SOLO SE ALTRE MISURE NON IDONEE PER FRONTEGGIARE PERICOLOSITA' SOCIALE

Roma, 28 mag. (Adnkronos) - Con l'approvazione definitiva da parte della Camera del dl sugli ospedali psichiatrici giudiziari viene decisa la proroga del termine entro cui gli Opg saranno definitivamente chiusi. Dal 31 marzo 2015 gli ex manicomi criminali dovranno essere sostituiti da strutture residenziali sanitarie per l'esecuzione della misura di sicurezza (Rems). La proroga annuale costerà 5,84 milioni di euro.

Stop ricoveri. In vista della chiusura, per infermi e seminfermi di mente il giudice dovrà di regola adottare misure di sicurezza diverse dall'Opg, come ad esempio la libertà vigilata. Ciò vale anche nel caso di custodia cautelare provvisoria, da eseguire in strutture psichiatriche ospedaliere e non più in casa di cura e custodia (sezioni interne agli Opg). Il ricovero in Opg diventa insomma residuale, si attiva solo quando ogni altra misura risulta inidonea a far fronte alle pericolosità sociali.

Pericolosità sociale. Per giustificare il ricovero in Opg, il giudice deve ricavare la pericolosità solo dalle qualità soggettive della persona non potendo dare rilievo autonomo alle condizioni di vita individuali e sociali (per esempio, lo stato di marginalità socioeconomica). La pericolosità non può nemmeno basarsi sulla sola mancanza di programmi terapeutici individuali.
28-MAG-14 20:22


 

SANITA': OK CAMERA A PROROGA CHIUSURA OPG CON 294 SI', E' LEGGE

Roma, 28 mag. (Adnkronos) - Con 294 voti favorevoli e 109 contrari, l'aula della Camera ha approvato il decreto che proroga la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Con il voto di Montecitorio il provvedimento diventa legge.
28-MAG-14 20:21


 

dal WEB

 

 

http://www.quotidianosanita.it

COMITATO STOPOPG: "APPROVATA FINALMENTE UNA BUONA LEGGE"

29 MAG - Dopo il voto del Senato anche alla Camera dei Deputati è stato dato il via libera alla conversione in legge, con modifiche, del D.L. 52/2014 sulla chiusura degli Opg. "Ribadiamo la nostra soddisfazione per una legge che, pur non sciogliendo i nodi giuridici che sostengono l'Opg (in primo luogo la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e l’istituto della misura di sicurezza in Opg), ha certamente migliorato l’attuale normativa", ha commentato il Comitato nazionale Stop Opg.
La nuova legge stabilisce che di norma devono essere adottate dai magistrati misure alternative all’internamento in Opg e che la pericolosità sociale non può essere dichiarata, o confermata, solo perché la persona è emarginata, priva di sostegni economici o non è stata presa in carico dai servizi sociosanitari. E ancora la nuova legge pone limiti precisi alle proroghe della misura di sicurezza (all’origine dei troppi “ergastoli bianchi”) e stabilendo che non può essere superiore alla durata della pena per quel reato. Infine, obbliga le regioni a presentare entro 45 giorni i progetti terapeutico riabilitativi individuali per le internate e gli internati, per consentire le loro dimissioni attraverso la presa in carico da parte dei servizi socio sanitari.
"Ora quindi è responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle Rems (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl. La legge va applicata bene, per scongiurare ulteriori proroghe, fuori da logiche manicomiali e difensive. Perciò si deve mettere al centro la persona: con una presa in carico globale da parte dei servizi pubblici, all'interno di una collaborazione e integrazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale, I Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali ecc, - che devono occuparsi di cura e non di custodia - e vanno attivate relazioni stabili con la Magistratura, per offrire Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali appropriati. Perciò - prosegue la nota - il 'fronte della mobilitazione' si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti".
"Stop Opg intende collaborare e contribuire alla applicazione della legge, in particolare con l’organismo di monitoraggio e coordinamento per il superamento degli Opg che deve essere costituito presso il Ministero della Salute - conclude il Comitato -. Così il faticoso processo del superamento degli OPG può rientrare nei binari della legge 180, che chiudendo i manicomi restituì dignità, diritti e speranze a tante persone. E ha reso migliore l’Italia".
 


 

http://www.ilsecoloxix.it
28 maggio 2014
OPG: UNA LEGGE METTE FINE AGLI "ERGASTOLI BIANCHI"
Roma - Non solo un’ulteriore proroga alla chiusura, come già avvenuto due volte in precedenza, ma anche un impegno al monitoraggio e a fornire strumenti di attuazione. È diventato legge oggi il dl 52/2014 sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, provvedimento che mette la parola “fine” agli “ergastoli bianchi”, internamenti di tempo illimitato anche senza evidenti problemi di pericolosità sociale.
Il testo, che aveva già avuto il via libero del Senato, è stato approvato dall’aula di Montecitorio con 294 sì, 109 no e tre astenuti. Contro hanno votato Fi, Fdi e M5S. Ieri erano stati bocciati tutti i circa 140 gli emendamenti, molti dei quali già presentati in Commissione e legati principalmente alla data di chiusura, ritenuta da molti non percorribile.
Dopo la prima proroga del 2012 e quella del 2013, la terza proroga, approvata oggi dal Parlamento, infatti, posticipa al 31 marzo 2015 la data ultima per la dismissione dei sei ex manicomi giudiziari presenti in Italia (Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto, già posto sotto sequestro, Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Napoli e Reggio Emilia).
Al loro posto verranno costruite le Rems, residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, e i circa 700 internati affidati ai servizi sociali e psichiatrici del territorio sulla base di programmi individualizzati messi a punto dalle regioni.
«Alcuni di questi soggetti hanno commesso reati ed è giusto che scontino la pena ma in modo degno e con la possibilità di recupero. È un passaggio che l’Italia attende dal 1978», spiega il relatore Edoardo Patriaca (Pd). I ricoveri non potranno comunque, d’ora in poi, durare più del massimo della pena prevista per il reato commesso e la pericolosità sociale non può essere dichiarata solo perché la persona è emarginata.
Inoltre, in vista della chiusura, in caso di reato commesso da persona con infermità mentale, i giudici sono invitati a scegliere misure alternative all’inserimento in un Opg. Verrà, quindi, istituita una commissione che dovrà monitorare sulle iniziative assunte per il superamento degli ospedali psichiatrici e i ministeri della Salute e della Giustizia dovranno presentare ogni 3 mesi una relazione al Parlamento per aggiornarlo sullo stato della dismissione.
Se le regioni non attueranno la norma nei tempi previsti, verranno commissariate da parte del governo. Ed è proprio questa una delle note dolenti. La costruzione di residenze che dovranno sostituire gli Opg, infatti, in alcune regioni non è ancora partita.
«Le difficoltà delle regioni a garantire la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari sono un allarme per la sostenibilità dell’intera assistenza sanitaria. Resta l’auspicio che questa sia l’ultima proroga necessaria», ha detto in aula Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Sanità di Montecitorio.
Soddisfatto il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, che promette: «il ministero collaborerà con le Regioni al fine di permettere il rispetto del nuovo termine di chiusura». Si tratta di una buona legge anche per il Comitato nazionale stopOPG che sottolinea: il «fronte della mobilitazione» si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti.


http://www.vita.it
28/05/2014
OPG, IL RINVIO DI 1 ANNO E' LEGGE, di Sara De Carli
La Camera approva la conversione in legge del rinvio di un anno della chiusura degli OPG. Respinti tutti gli emendamenti, il testo resta quello licenziato dal Senato. Gli esperti: «netto miglioramento rispetto al testo originale». Finalmente fuorilegge gli ergastoli bianchi.
 La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, recante Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, con 294 sì e 109 no. Chiusura fissata quindi per il 1 aprile 2015.
Il testo approvato ricalca quello licenziato dal Senato e poi dalle Commissioni, senza ulteriori modifiche, testo che Stop Opg aveva salutato come positivamente migliorato rispetto a quello governativo: «pur non risolvendo tutte le criticità ha certamente migliorato l’attuale normativa», aveva detto Stefano Cecconi. Ribadiamo la nostra soddisfazione per una legge che, pur non sciogliendo i nodi  giuridici che sostengono l’Opg (in primo luogo la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e l’istituto della misura di sicurezza in Opg), ha certamente migliorato l’attuale normativa.
La nuova legge stabilisce che entro 45 giorni dalla entrata in vigore delle norme, le ASL devono presentare i programmi individualizzati per dimettere tutte le persone ancora trattenute negli OPG. I magistrati devono evitare fin da ora nuovi invii negli OPG, anche per provvedimenti di natura provvisoria, a meno che non si accerti che nessun’altra soluzione in questa fase sia idonea. In ogni caso, la permanenza in OPG in questa fase residuale e domani in REMS, non può e non potrà essere superiore nella durata al massimo della pena edittale prevista per il reato commesso dal soggetto, ponendo fine alla possibilità dei cosiddetti ergastoli banchi. La «pericolosità sociale» della persona inferma di mente autrice di condotte che integrano fattispecie di reato, deve essere accertata soltanto in relazione alle qualità del soggetto stesso, prescindendo dalle condizioni socio-economiche o dalla mancanza di un progetto individualizzato da parte del dipartimento di salute mentale. «Ora quindi è responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle REMS (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl».
Peppe Dell’Acqua invece ha commentato: «Si aprono spiragli di concrete possibilità per limitare l’insensatezza delle procedure, delle regole, degli istituti che riproducono da più di 80 anni “l’orrore dell’Opg”. Speriamo tutti che un percorso nuovo cominci. Difficilissimo: rendere concrete le indicazioni della legge, tenere viva l’attenzione delle regioni, dei dipartimenti e delle magistrature, dei servizi sociali. Molti di noi vedono in questa legge un nuovo inizio. Prima di ogni cosa sarà necessario parlarsi. Dovremo dedicare il massimo sforzo per convocare tutti gli attori in scena. E massimamente evitare fratture e conflitti».

 

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