OPG superamento

La riforma continua del “definitivo superamento” degli OPG.

La tormentata vicenda legislativa dell’art.3-ter del d.l. n. 211/2011. di Francesco Schiaffo

Ordine del Giorno Camera dei Deputati sugli OPG del 20-5-2013

Ordine del Giorno Camera dei Deputati sugli OPG: “impegna il Governo nel rispetto delle competenze e degli ambiti di tutti i soggetti coinvolti nel definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, a vigilare – anche previa emanazione di specifiche linee di indirizzo – affinché i programmi regionali siano ispirati ai principi della legge n. 180 del 1978, degli articoli 33 e seguenti della legge n. 833 del 1978 e della Carta costituzionale, superando la logica manicomiale ed inaugurando percorsi innovativi di cura e di assistenza

Non nominare il nome di Dio invano - I Dieci Comandamenti del 10/06/2013

guarda ora il reportage da www.rai.tv

(Durata:38' - Andato in onda:10/06/2013 - Formato: Silverlight)

E’ il secondo Comandamento - Non nominare il nome di Dio invano - il filo conduttore della quinta puntata. Il racconto ricomincia dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Basta entrare in questo vecchio carcere degli anni trenta, riconvertito a manicomio e poi ad o.p.g., perché tutte le contraddizioni della problematica sulla salute mentale diventino concrete e tangibili. In nome di quale dio è possibile l’esistenza di luoghi nei quali la gente resta rinchiusa per anni, nell’attesa di una cura, di giustizia, di un reinserimento sociale che non avverrà mai?

Il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG: come contribuire al finanziamento

 

Dopo le prime tappe di maggio (Castiglione delle Stiviere, Reggio Emilia, Brescia) riprende a ottobre il  Viaggio di Marco Cavallo con stopOPG: per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, per aprire i Centri di Salute Mentale h24 .  
 
Il Viaggio è "autofinanziato": con il contributo delle associazioni che compongono il comitato stopOPG e con la sottoscrizione volontaria di singole persone.
 
Dalla dimensione della sottoscrizione dipenderà anche il programma del Viaggio di ottobre. 
 
Per effettuare il versamento:   
 
Bonifico bancario presso BANCA ETICA c/c 158957 IBAN: IT62P 05018 03200 000 000 158957, intestato a " Viaggio Marco Cavallo stopOPG" (e con medesima causale).   
    
Riprende il Viaggio, perché avvertiamo un pericolo per la stessa legge 180. E quindi sono in pericolo il diritto alla tutela della salute mentale e quello alla libertà, e con essi il rispetto della dignità di ogni persona.
 
Grande è la nostra preoccupazione per come si applicherà la nuova legge per chiudere gli OPG (articolo 1 Legge 57/2013). Se ne rispetteranno le indicazioni prioritarie ? In particolare laddove la legge prevede che i programmi regionali devono " favorire le dimissioni e l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in Opg".   
 
Oppure tutto si ridurrà alla creazione delle "strutture speciali" in ogni regione, che diventano il nuovo Opg invece di essere residuali. Riaprendo così seri problemi circa l'eventuale utilizzo, del tutto improprio, di personale sanitario dei Dipartimenti di Salute Mentale in funzioni anche "detentive.  
 
Sappiano che chiudere gli OPG significa fare buona assistenza nel territorio per la salute mentale per tutti i cittadini, come ha stabilito la legge 180, e come è successo dove i servizi di salute mentale funzionano … E siamo consapevoli che, per abolire definitivamente la logica manicomiale, cioè un trattamento speciale per i "folli autori di reato" diverso da quello usato verso i "cittadini sani", bisogna cambiare il codice penale.  
 
Oggi siamo ad un bivio: si possono superare gli Opg e riprendere la strada, faticosa ma certamente buona, indicata dalla legge 180. Oppure tornare indietro alla logica manicomiale.  
 
Spetta anche a noi imboccare la strada giusta, e allora eccoci in viaggio con Marco Cavallo.  
 
Un caro saluto. 
p. stopOPG Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice   

LO STATO DELLA FOLLIA. un film di Francesco Cordio

 

le verità nascoste sugli ospedali pichiatrici giudiziari
un film di Francesco Cordio

Selezione Ufficiale al BIF&ST 2013
Sezione Documentari
Menzione Speciale per avere con coraggio documentato la condizione disperata in cui versano gli ultimi OPG italiani, comunemente chiamati manicomi criminali. Uno spietato atto d’accusa e un invito a non dimenticare chi, spesso senza alcuna colpa, per troppo tempo è stato ferito, umiliato e abbandonato Sito del film: www.lostatodellafollia.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OPG: il testo della Legge 23 maggio 2013 n. 57 articolo 1 (coordinato con il Decreto Legge 24/2013)

A fondo della prima pagina e nella seconda pagina dell'allegato è visibile il testo dell’articolo 3 ter della Legge 9/2012 come modificato dalla legge 57.

NDR: ulteriori modifiche di cui alla L.81/2014

 

 

Curare e non custodire. Chiudere gli Opg e assistere i detenuti.

Importante iniziativa della Funzione Pubblica Cgil, che conferma il pieno sostegno alla campagna stopOPG.

 

Roma, 28 Maggio 2013

Al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
Al Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri
Ai componenti della Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Ai Componenti della Commissione Igiene e Sanità Senato della Repubblica
Ai componenti della Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Ai Componenti della Commissione Giustizia Senato della Repubblica
Ai Presidenti delle Regioni
Agli Assessori Regionali alla Sanità

 

Lettera aperta
Curare e non custodire. Chiudere gli Opg e assistere i detenuti

La legge sulla chiusura degli Opg può finalmente mettere la parola fine alla storia drammatica dei manicomi criminali, restituendo la soggettività e la dignità ad oltre mille persone spesso lasciate in condizioni di abbandono inaccettabili per un paese civile.
Ma la strada che va verso l’apertura di strutture speciali (mini Opg) in ogni regione, affidando una responsabilità detentiva ai Dipartimenti di Salute Mentale, rischia di essere una bomba ad orologeria che può far saltare gli stessi principi della legge 180.
Chi soffre di disturbi psichiatrici non è pericoloso per sé e/o per gli altri ma può esserlo così come chi non soffre di disturbi psichiatrici.
L’affidamento della responsabilità detentiva ai dipartimenti di salute mentale di chi ha commesso un reato, ed è stato giudicato dal magistrato socialmente pericoloso, stravolge questo concetto e riporta la logica manicomiale nella salute mentale.
Si affermerà il concetto che la violenza è causata dai disturbi psichiatrici e il compito dello psichiatra e degli operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale ritornerà ad essere il controllo sociale.
Curare ridiventerà custodire, quindi strutture chiuse e mini Opg. Chiunque sarà giudicato violento e con disagio psichico dovrà essere contenuto nei presidi psichiatrici.
Questo si inquadra in un cambiamento pericoloso della giurisprudenza degli ultimi anni tesa a colpevolizzare gli psichiatri e gli infermieri quando un paziente seguito da un servizio commette un reato, anche se è stato seguito con prudenza, diligenza e perizia. Scambiando già oggi il mandato della cura con quello della custodia.
Le normative nazionali e regionali devono pertanto chiarire la posizione di garanzia degli psichiatri e di tutto il personale sanitario, che devono avere compiti di cura e non di custodia/controllo. Così come devono essere esplicitate le diverse responsabilità in merito alle funzioni sanitarie e alle funzioni detentive.
Non si deve poter più stare rinchiusi in Opg (o in mini Opg) a prescindere dalle condizioni cliniche e dei reati commessi e le risposte alternative devono essere diversificate.
Per chi soffre di disturbi psichiatrici ed ha commesso reati lievi c’è bisogno di programmi riabilitativi e di reinserimento sociale, andando oltre le nuove strutture speciali, che comunque, se portate avanti, dovranno avere un clima comunitario e non detentivo.
Così come per altri casi, a partire da chi ha commesso gravi crimini, il programma riabilitativoterapeutico si dovrebbe portare avanti all’interno dell’istituzione carceraria, privilegiando quando e se possibile misure alternative alla detenzione.
Ma il definitivo superamento della logica manicomiale non può prescindere dalla modifica del codice penale.
Per questo chiediamo l’imputabilità del paziente psichiatrico autore di reato, unita a percorsi di cura differenziati in base alla gravità dei reati e alle condizioni cliniche e sociali.
Con risposte che possono andare dal carcere ai servizi comunitari territoriali, fino ad arrivare alle abitazioni assistite.
Chiediamo, inoltre, che venga affrontato il tema ancor più generale, con l’intervento dei Dipartimenti di Salute Mentale, della salute mentale in carcere, le cui condizioni di degrado e di violazione dei diritti dei cittadini detenuti denunciate anche dal Comitato Europeo per la prevenzione della tortura non sono più accettabili. E dove serve potenziare decisamente le misure
alternative alla detenzione, tanto più necessarie per attuare percorsi di cura e riabilitazione.
Infine con il nostro appello – confermiamo il pieno sostegno alla campagna di StopOpg - e chiediamo di fermare la deriva dei  servizi pubblici di salute mentale, senza più personale per garantire i livelli essenziali di assistenza (indicato nei Lea con almeno un operatore ogni 1500 abitanti) e senza più risorse adeguate, che dovrebbero arrivare ad almeno il 5% dei fondi sanitari regionali.

 

Cecilia Taranto  Segretaria Nazionale Fp Cgil

Massimo Cozza Segretario Nazionale Fp Cgil Medici

Castiglione, l’OPG è superato, meglio il territorio.

da LA GAZZETTA , 27 maggio 2013 di

Giovanna Martelli parlamentare PD
Claudio Leoci vicesindaco di Castiglione d/S
Stefano Ferrari segretario circolo PD Castiglione d/S

 

“la pena della salute, la chiusura degli OPG”

stopOPG interviene alla Conferenza Naz.le Volontariato Giustizia (Roma 7 – 8 giugno 2013)

stopOPG: chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari: ritardi e rinvii non sono più tollerabili. E nemmeno trucchi.

 

Il Parlamento ha approvato la Legge che fissa al 1 aprile 2014 la chiusura degli Opg, dove sono ancora internate più di mille persone. Di queste, centinaia sono rinchiuse "in proroga" e attendono finalmente di essere dimesse. La nuova Legge precisa gli impegni di Regioni e Asl: obbligo di presa in carico (dei malati) all'interno di progetti terapeutico-riabilitativi individuali che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale, nonché a favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario (come prevedono sentenze della Corte Costituzionale).

Sempre la nuova legge stabilisce che il  Governo, entro sei mesi, dovrà riferire in Parlamento sui programmi regionali per superare gli Opg. In particolare si dovrà verificare “il grado di effettiva presa in carico dei malati da parte de Asl/Dipartimenti Salute Mentale) e del conseguente avvio dei programmi di cura e di reinserimento sociale”.

Ma cosa sta succedendo in realtà ?  Alcune Regioni (es. Lombardia ma non solo) hanno presentato programmi finalizzati in prevalenza all’apertura di strutture residenziali "speciali” dove eseguire la misura di sicurezza: rischiamo di ritrovarci con tanti piccoli manicomi regionali (i “mini OPG”). E invece di essere residuali, queste strutture speciali diventano la soluzione principale: il nuovo Opg. Aprendo così, tra l’altro, seri problemi circa l’eventuale utilizzo, del tutto improprio, di personale sanitario dei Dipartimenti di Salute Mentale in funzioni anche “detentive”. Invece i programmi regionali devono, come dice ora la legge, favorire le dimissioni e l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in Opg.

Spetta al Ministero della Salute valutare i programmi regionali, e perciò abbiamo chiesto al Ministro Lorenzin un incontro urgente.

Nel Viaggio con Marco Cavallo abbiamo detto che chiudere gli OPG significa fare buona assistenza nel territorio per la salute mentale per tutti i cittadini, come ha stabilito la legge 180, e come è successo dove i servizi di salute mentale sono visibili, attraversabili e vicini: con la "presa in carico” delle persone e dei loro familiari, con Centri di salute mentale accoglienti, aperti 24 ore e integrati con i servizi comunitari del territorio, con la progettazione di forme abitative sostenute, di formazione al lavoro e di inclusione lavorativa e sociale.

Sappiamo che per abolire definitivamente la logica manicomiale, cioè un trattamento speciale per i “folli autori di reato”, diverso da quello usato verso i “cittadini sani”, bisogna cambiare il codice penale. Ma intanto oggi si possono superare gli Opg e scongiurare l'apertura al loro posto di “mini Opg”. E proprio oggi serve richiamare lo “spirito originale” della legge 180 che, chiudendo i manicomi, restituì dignità e cittadinanza alle persone malate di mente, e rese migliore l’Italia.

22 maggio 2013

 

p.stopOPG
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Denise Amerini

Marco Cavallo in viaggio con stopopg: pagina speciale del primo viaggio

 

Concluso il primo viaggio del camper di Marco Cavallo con stopopg

 

 

il report della PRIMA TAPPA. Ne parlano Denise Amerini e Stefano Cecconi
...guarda il video
il report della SECONDA TAPPA. Ne parlano: Denise Amerini, Paola Ambrosini, Monica Franzoni, Stefano Cecconi
...guarda il video
il report della TERZA TAPPA. Dal Parco Basaglia a Brescia ne parlano gli organizzatori
...guarda il video
le immagini da BRESCIA, da CASTIGLIONE DELLE  STIVIERE e da REGGIO EMILIA
...guarda le foto
il "Viaggio" sul web. Quotidiani, agenzie e gruppi Facebook ne hanno parlato così
...rassegna stampa
   

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Cavallo in viaggio con stopOPG. Le foto

Le immagini del primo viaggio del 16, 17 e 18 maggio 2013: il camper di Marco Cavallo in viaggio da Brescia a Castiglione delle Stiviere fino a Reggio Emilia.

 

Marco Cavallo in viaggio con stopOPG: rassegna stampa

 

Terza tappa del viaggio di Marco Cavallo con stopOPG: il report

 

Terza tappa del viaggio di Marco Cavallo con stopOPG

da Brescia ne parlano gli organizzatori

Dal Senato le/i parlamentari a sostegno del Viaggio di Marco Cavallo con stopOPG

 

Sosteniamo il “Viaggio di Marco Cavallo con stopOpg” (maggio – ottobre 2013)
per chiudere gli OPG e per aprire i Centri di Salute Mentale h24. 
 
Mercoledì 16 maggio parte il viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro che quarant’anni fa sfondò il muro di cinta del manicomio di Trieste, diventando da quel giorno simbolo di libertà e di speranza. 
Il viaggio rinnova l’impegno a rispettare la legge 180, una grande conquista per il nostro Paese, troppo spesso disattesa. La legge 180/1978 va invece pienamente attuata: dove è successo, ha dimostrato che la cura e la tutela della salute mentale sono possibili solo fuori dalla logica manicomiale, e che i diritti sono garantiti solo se c’è rispetto della libertà e della dignità della persona. Per questo anche la chiusura degli OPG – che seppur rinviata è prevista fra dieci mesi, a marzo 2014 - deve seguire la “bussola” della legge 180: mai più strutture e pratiche che riproducono la logica del manicomio, ma priorità a percorsi di cura e assistenza che favoriscano l’inserimento sociale e restituiscano piena cittadinanza. 
 
Le Senatrici e i Senatori  
  •  Nerina Dirindin 
  •  Felice Casson 
  •  Patrizia Manassero 
  •  Federico Fornaro 
  •  Gianluca Rossi 
  •  Monica Cirinnà 
  •  Francesca Puglisi 
  •  Stefania Pezzopane 
  •  Giorgio Santini 
  •  Daniele Borioli 
  •  Valeria Cardinali 
  •  Magda Zanoni 
  •  Walter Tocci 
  •  Corradino Mineo 
  •  Emma Fattorini 
  •  Manuela Granaiola
  •  Silvio Lai 
  •  Rosaria Capacchione 
  •  Giorgio Pagliari 
  •  Franco Mirabelli 
  •  Rita Ghedini 
  •  Valeria Fedeli 
  •  Vincenzo Cuomo 
  •  Sergio Lo Giudice 
  •  Aria Grazia Gatti 
  •  Annalisa Silvestro 
  •  Giuseppe Luigi Cucca 
  •  Donella Mattesini 

Seconda tappa del viaggio di Marco Cavallo con stopOPG

 

Seconda tappa...continua il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG

da Reggio Emilia ne parlano Denise Amerini, Paola Ambrosini, Monica Franzoni, Stefano Cecconi

Il report della prima tappa del viaggio di Marco cavallo

 

Dopo Brescia...continua il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG

da Castiglione delle Stiviere ne parlano Denise Amerini e Stefano Cecconi del Comitato stopOPG

CHIUSURA Ospedali Psichiatrici Giudiziari, Comitato stopOPG (dal Viaggio con Marco Cavallo) interroga i Ministri della Salute e della Giustizia

Il 15 maggio è scaduto il termine per la presentazione al Ministero della Salute dei programmi regionali sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dove sono rinchiuse ancora più di   mille persone. Il Comitato, proprio alla partenza del suo Viaggio con Marco Cavallo ,  ha chiesto ai Ministri Lorenzin e Cancellieri (vedi LETTERA) un incontro urgente, per verificare se e in che modo i programmi delle Regioni " favoriscano l'adozione di misure alternative all'internamento negli ospedali psichiatrici giudiziari ovvero anche nelle nuove strutture … ,   potenziando i   servizi   di salute mentale sul territorio", come prevede la legge.

CHIUDONO GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI: QUALI RISPOSTE IN LIGURIA? - convegno

 

 

 

GIOVEDI’ 23 MAGGIO 2013 ORE 14.30

SALONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

LARGO LANFRANCO – GENOVA

CONVEGNO

CHIUDONO GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI:

QUALI RISPOSTE IN LIGURIA?

Il 1 aprile 2014, dopo l’ennesima proroga, in Italia chiudono definitivamente gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Si concretizza finalmente un obbiettivo di grande civiltà, ma molti sono gli interrogativi ancora aperti: quali servizi alternativi all’internamento? Quali le garanzie sulla continuità di cura? Quali le risposte alle famiglie e al personale? Sono questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel convegno regionale Cgil e Funzione Pubblica che si terrà giovedì 23 maggio 2013 a Genova, presso la Sala del Consiglio Provinciale in Largo Lanfranco.

 

 

 

Ore 14.30 apertura lavori - Relazione introduttiva

  • Giulia Stella, Segreteria Regionale CGIL

Interventi:

  • Prof. Luigi Ferranini, Resp. Dip. Salute Mentale ASL 3 Genovese
  • Prof. Franco Della Casa, Facoltà di Giurisprudenza Università di Genova
  • Dr.ssa Daniela Verrina, Magistrato di Sorveglianza
  • Antonella Bombarda, Segreteria Funzione pubblica CGIL Liguria
  • Dr. Giorgio Pescetto, ALFaPP Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici
  • Claudio Montaldo, Assessore Regionale alla salute e sicurezza dei cittadini

- Ore 17.30 conclusioni -

  • Stefano Cecconi, Dipartimento Welfare CGIL Nazionale

Comuinicato Stampa: continua il Viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori con stopOPG

per CHIUDERE gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari,

per APRIRE i “Centri di Salute Mentale 24 ore”

Parte il 16 maggio, e poi ancora a ottobre, il viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro che quarant’anni fa sfondò il muro di cinta del manicomio di Trieste, diventando da quel giorno simbolo di libertà e di speranza.
Così ne parlava Franco Basaglia: “È difficile dire cosa sia Marco Cavallo. Una cosa è certa: per i “matti” e per tutti noi ha avuto una profonda importanza. Un momento che segnò un inizio; un progetto di vita che non aveva niente più in comune con la soffocante quotidianità del manicomio, che rappresentava piuttosto un legame tra individui in una nuova dimensione. Quando il cavallo azzurro lasciò il ghetto, centinaia di ricoverati lo seguirono. Gli internati dell’ospedale invasero le strade della città portando con sé la speranza di poter stare insieme agli altri in un aperto scambio sociale, in rapporti liberi tra persone libere”.
Questa volta “Marco Cavallo è in viaggio con stopOPG: per CHIUDERE gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, per APRIRE i Centri di Salute Mentale 24 ore”.
E’ dunque un viaggio di denuncia, perché gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani sono ancora in funzione, con oltre mille persone internate, rinchiuse in luoghi che il Presidente Napolitano ha definito “indegni per un Paese appena civile”. Ma il viaggio lancia anche un allarme: al posto degli OPG si stanno progettando delle “strutture speciali” in ogni regione (i mini OPG), in cui trasferire e rinchiudere gli internati. Con il rischio si aprano, al posto dei vecchi manicomi giudiziari, nuovi manicomi regionali.

La mancata chiusura degli OPG è, anche, lo specchio di come funzionano (o non funzionano) i servizi di salute mentale nel territorio. Ecco perché il viaggio è dedicato all’apertura dei Centri di Salute Mentale 24 ore.

Infatti, chiudere gli OPG significa fare buona assistenza nel territorio per la salute mentale per tutti i cittadini, come ha stabilito la legge 180, e come è successo dove i servizi di salute mentale sono visibili, attraversabili e vicini: con la "presa in carico” delle persone e dei loro familiari, con Centri di salute mentale accoglienti, aperti 24 ore e integrati con i servizi comunitari territoriali, con la progettazione di forme abitative sostenute, di formazione al lavoro e di inclusione lavorativa e sociale.

Così Marco Cavallo è ancora in viaggio, per chiudere gli OPG, scongiurare l'apertura al loro posto dei manicomi regionali (miniOpg), e tornare allo “spirito originale” della legge 180 che, chiudendo i manicomi, restituì dignità e cittadinanza alle persone malate di mente, e rese migliore l’Italia.

Il viaggio, organizzato dal Comitato stopOPG, si svolgerà in due momenti:
a Maggio con tappe a:

  • 16 - Brescia,
  • 16 e 17 - Castiglione delle Stiviere (sede di OPG),
  • 17 - Reggio Emilia (sede di OPG), 18 – Brescia.

a Ottobre da sud a nord: Barcellona Pozzo di Gotto, Napoli, Aversa, Roma, Montelupo Fiorentino e ... dove Marco Cavallo verrà invitato e ospitato.

Il viaggio viene organizzato con il coinvolgimento delle associazioni che compongono stopOPG regionali e delle città tappa. E grazie al sostegno della collana “180 – archivio critico della salute mentale” (Edizioni alphabeta Verlag di Merano, www.alphabetaverlag.it/180), che nasce nel 2010 per tenere viva l’attenzione e stimolare il “pensiero critico” proprio intorno ai temi della salute mentale.

Tutte le informazioni, anche sulla sottoscrizione che è stata aperta per finanziare l’iniziativa su: www.stopopg.it

 

SOTTOSCRIVI PER FINANZIARE "il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG" direttamente ai banchetti di raccolta fondi oppure tramite bonifico bancario presso BANCA ETICA c/c 158957 - IBAN IT62P 05018 03200 000 000 158957
intestazione e causale:“Viaggio Marco Cavallo stopOPG”

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