OPG superamento

stopOPG a Bologna per la XX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: “La verità illumina la giustizia”: Bologna 21 marzo 2015

 

 

Il 31 marzo, tra soli 10 giorni, è prevista la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, gli OPG, l’ultimo baluardo della logica manicomiale. “Luoghi orrendi, indegni per un paese civile” (li ha definiti più volte il Presidente Napolitano) in cui sono ancora internate più di 700 persone (si usa proprio il termine “internati” come nei lager).

Devono essere chiusi gli OPG, senza proroghe e senza trucchi; questo lo slogan attorno al quale questo si stanno svolgendo le iniziative di mobilitazione in tante città italiane; e tra queste il “digiuno a staffetta” promosso anche da don Luigi Ciotti.

Cosa vuol dire “senza proroghe” è chiaro: nessuna deroga al 31 marzo 2015. “Senza trucchi” invece vuol dire che dobbiamo lottare ancora: perché al posto dei vecchi Opg non nascano nuove strutture manicomiali (i “mini Opg”), disseminate nelle regioni.  

Ma “Restituire un volto, un nome, dignità e diritti” è in fondo la missione di questa lotta sociale e civile: a uomini e a donne che ne sono privati proprio in quanto malati di mente. Riprendendo così il cammino segnato dalla legge 180, la “riforma Basaglia”, che decretò la fine dei manicomi. E come allora anche oggi si apre una nuova, difficile, faticosa ma esaltante stagione: non basta distruggere gli OPG, come non bastò chiudere i manicomi, bisogna costruire nelle nostre comunità - investendo nei servizi del welfare, dove il lavoro delle operatrici e degli operatori diventa cuore e motore del cambiamento, con la ricchezza del volontariato e della partecipazione - risposte concrete al bisogno che è un diritto: alla cura, alla salute e alla piena cittadinanza.  

Vincere con la chiusura degli Opg, e aprire una nuova stagione, è possibile perché è stata rivelata la condizione indegna delle persone internate in Opg e l’insensatezza di questi luoghi, oggi si può dunque fare giustizia. E’ proprio vero che “La verità illumina la giustizia”.

p. Il comitato nazionale stopOPG
Stefano Cecconi

Roma 1 aprile 2015: incontro Comitato stopOPG e iniziativa al Senato con la partecipazione del Presidente emerito Napolitano

   alle Associazioni del Comitato nazionale stopOPG

Care amiche e cari amici,

mancano pochi giorni alla scadenza del 31 marzo e prosegue la nostra mobilitazione “Per chiudere gli OPG senza proroghe e senza trucchi”.

La staffetta del digiuno si è ingrossata giorno dopo giorno, e l’impegno dei singoli in questa nostra mobilitazione è diventato lavoro collettivo.

La data del 31 marzo – comunque vada (prudenza fino alla mezzanotte !) – sarà una data storica: si può chiudere, con gli OPG, una fase e se ne apre un’altra, assai impegnativa.

A questo punto ci incontriamo il 1 aprile alle ore 16 circa a Roma Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari in Via della Dogana Vecchia, 29 per fare il punto “a caldo” della situazione. Partecipa la senatrice Dirindin.

Avremo modo di riconvocarci con più calma dopo Pasqua, per organizzare quella che abbiamo definito nel nostro ultimo incontro del 5 febbraio scorso (vedi Report), “la seconda fase di stopOPG dal 1 aprile 2015”.

Sempre il 1 aprile, alle ore 14, la Commissione Igiene e Sanità del Senato organizzerà un incontro (e proiezione del film “Il viaggio di Marco Cavallo”) a cui parteciperà il Presidente Grasso e il Presidente emerito Giorgio Napolitano (il Programma).

L'ingresso è consentito ai soli accreditati.

Un caro saluto
Stefano Cecconi, Franco Corleone, Giovanna Del Giudice

Testo Legge 81/2014 coordinato con DL 31 marzo 2014, n. 52

Testo del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 76 del 1° aprile 2014), coordinato con la legge di conversione 30 maggio 2014, n. 81 recante: «Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.». (14A04143) (GU Serie Generale n.125 del 31-5-2014)

 

Testo Legge 81/2014 coordinato con DL 31 marzo 2014, n. 52 (…)

Milano, 19 mar. (AdnKronos Salute) CARCERI: OPG, LIGURIA PAGHERA' LOMBARDIA PER INVIARE MALATI IN SUE REMS

 

 

Massimo 10 pazienti e tariffe da almeno 300 euro al giorno, in ogni caso rimborso minimo annuo di 547 mila euro - "E i pazienti liguri in Opg, con la chiusura, andranno nelle Rems in un ex Opg lombardo!".

Lo scrive in un tweet il segretario nazionale Fp Cgil Medici (e psichiatra), Massimo Cozza.

E lo aveva anticipato il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, quando il 9 marzo scorso è stato ascoltato a Milano da una delegazione della Commissione Sanità del Senato. Ora l'accordo si è concretizzato.

La Lombardia ha inserito lo schema dell'intesa in una delibera varata il 16 marzo, in cui si spiega che "gli uffici della Regione Liguria hanno valutato che la realizzazione in loco di una struttura sanitaria extraospedaliera per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari con i requisiti previsti dal Decreto del ministero della Salute del 1
ottobre 2012 sarebbe difficilmente sostenibile sotto il profilo organizzativo ed economico entro i tempi previsti dalla normativa".

Da qui la decisione di mandare i pazienti nelle Rems (Residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) della Lombardia che, come spiegato da Mantovani, in attesa dei fondi promessi dallo Stato ha optato per la soluzione provvisoria di realizzare tutte e 8 le strutture pianificate dentro l'Opg di Castiglione delle Stiviere (Mantova).

Opg: chiuderli non basta. Radio Articolo1

Opg: chiuderli non basta.

Con S. Cecconi, Cgil; P. Dell'Acqua, psichiatra; F. Dito, psicologo Opg di Aversa; Don P. Insana, cappellano Opg Barcellona Pozzo di Gotto. In studio P. Gonnella, associazione Antigone

 

 

http://www.radioarticolo1.it/audio/2015/03/16/23572/opg-chiuderli-non-basta-con-s-cecconi-p-dellacqua-f-dito-don-p-insana-p-gonnella

Antigone: Il 31 marzo chiudono Opg, no a nuovi manicomi

761 gli internati, la metà è dichiarato dimissibile

 

Roma, 17 mar. (askanews) - Il prossimo 31 marzo scade il termine per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (O.P.G.), quelle strutture che il presidente Napolitano, valutando il lavoro della Commissione d' Inchiesta per l' Efficacia e l' efficienza del Servizio Sanitario nazionale già nel lontano 2012 definì "estremo orrore, inconcepibile in qualsiasi paese appena civile". "Da allora alcuni passi in avanti sono stati fatti, ma il quadro resta ancora incerto", spiega l' associazione Antigone nel rapporto annuale sulle carceri italiane. Ad oggi, sottolinea Antigone, si rilevano da un lato la riduzione del numero di internati in O.P.G., dall' altro l' inadempienza delle Regioni nel dare attuazione ai percorsi di presa in carico dei pazienti sul territorio, preferendo soluzioni "di comodo" che allontanano di fatto la definitiva chiusura degli O.P.G.
Per quanto riguarda la riduzione del numero di internati si è passati infatti dalle oltre 1200 persone internate nel 2012 alle 761 del 30 novembre 2014. La diminuzione del numero degli internati è lenta, ma costante. Sono dunque diminuite le presenze in O.P.G. mentre continuano ad aumentare gli ingressi (la media di ricoveri è di 77 a trimestre, praticamente un paziente al giorno).
In ogni caso degli oltre 750 internati, circa la metà è dichiarato "dimissibile", cioè andrebbe curato in strutture
alternative. In sostituzione degli attuali sei O.P.G. dovrebbero nascere entro il 31 marzo le R.E.M.S. (Residenze per l' esecuzione delle Misure di sicurezza), strutture sanitarie, con pochi posti letto (al massimo 20) e capillarmente diffuse sul territorio.
"Vogliamo essere sicuri che la scadenza fissata dalla legge sarà rispettata e che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali - chiede Antigone - Perciò continua la mobilitazione di molte organizzazioni sotto la sigla ' stop opg' per far chiudere gli OPG al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi, per la nomina di un Commissario per l' attuazione della legge 81/2014 sul superamento degli Opg, per fermare i nuovi ingressi e
favorire le dimissioni, con buone pratiche per la salute mentale, una buona assistenza socio sanitaria nel territorio, per evitare che al posto degli Opg crescano nuove strutture manicomiali".

 

vedi anche http://www.osservatorioantigone.it/upload2/uploads/docs/cartella_stampa_Rapporto.pdf

 

 

19 marzo 2015 - PRESIDIO A PESCARA

Comitato stopopg abruzzo: CGIL,SPI Cgil, AUSER, Associazione 180amici l'aquila-onlus, Altri Orizzonti onlus, ARCI, Cittadinanza Attiva-Tribunale del Malato, Coordinamento regionale Centri Diurni Psichiatrici, C.O.S.M.A., ForumSaluteMentale, Psichiatria Democratica, UNASAM

 

 

PRESIDIO A PESCARA DAVANTI ASSESSORATO ALLA SANITA`

GIOVEDI' 19 MARZO     ORE  10

Chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), senza proroghe e senza trucchi
“… luoghi indegni per un Paese appena civile” (G. Napolitano)

Il 31 marzo finalmente chiudono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: il problema però era e rimane la presa in carico delle persone con sofferenza mentale. I concittadini  internati nell'Ospedale di Aversa e di Castiglione delle Stiviere devono tornare in Abruzzo ed hanno diritto a ricevere degna ospitalità e cure appropriate, dopo anni di “reclusione” in luoghi definiti tali dal Presidente Emerito Giorgio Napolitano.

Nel settore della Salute Mentale la Regione Abruzzo si caratterizza  generalmente con Dipartimenti di Salute Mentale, presenti solo per definizione, di fatto raggruppamenti nominali di servizi psichiatrici, spesso non in condizione  di procedere a vere prese in carico dipartimentali delle persone con grave sofferenza mentale.

I 16 Centri di Salute Mentale soffrono per carenze di risorse professionali e svolgono attività prevalentemente ambulatoriali con apertura di 12 ore in 8 di questi, e di solo sei ore al giorno per 5 giorni la settimana negli altri 8 Centri.

I locali dedicati alla salute mentale sono in maggioranza non a norma e comunque  non accoglienti, deteriorati e con arredi vetusti così come l'AUDIT  civico della stessa Regione, Cittadinanza-attiva ed il Tribunale del Malato ha già evidenziato.

Per i progetti terapeutici-riabilitativi riscontriamo un alto ricorso alla residenzialità privata, con un tasso superiore alla media nazionale, mentre sono praticamente assenti le residenzialità leggere in gruppi-appartamento e appartamenti supportati.

Da decenni le Associazioni regionali di: familiari, cittadini, organizzazioni sociali e di tutela della salute, denunciano questa situazione in Abruzzo proponendo alla politica regionale la giusta attenzione prevista dal Progetto Obiettivo Nazionale per la salute mentale .

il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge per la chiusura degli OPG.

Vogliamo essere sicuri che questa data sia rispettata e soprattutto che al posto degli attuali OPG non si aprano nuove strutture manicomiali.

Per queste motivazioni continua la mobilitazione del Comitato StopOPG, che dal 2012 chiede alla Politica regionale di:

  • non costruirenuove strutture” dove rinchiudere e nascondere queste persone;
  •  utilizzare le risorse finanziarie per rafforzare e riqualificare i Servizi Pubblici dei Dipartimenti di Salute Mentale:
  • attivare progetti terapeutici-riabilitativi personalizzati alternativi alla misura di sicurezza detentiva in OPG.
  •  Attivare nei Dipartimenti di Salute Mentale percorsi finalizzati al recupero e reinserimento sociale dei pazienti internati permettendone le dimissioni con la presa in carico dei Centri di Salute Mentale
  •  impegnare risorse per i pazienti con disturbo importante finanziando e attivando borse-lavoro e sostegno continuato nel tessuto sociale.

La Regione Abruzzo dichiara ad oggi dei 13 abruzzesi e 6 molisani, che sono internati in Ospedale Psichiatrico Giudiziario, solo 9 sarebbero allo stato attuale «non dimissibili».

La Legge ha destinato per  Abruzzo e Molise 4 milioni e 800.000 euro in previsione della chiusura degli OPG al 31 marzo 2015, allo scopo di finanziare o la costruzione di  Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza o per dare risposte alternative all'internamento.

La Regione Abruzzo, così come comunicatoci, sembra proseguire nella convinzione di utilizzare le risorse per costruire una mega-struttura (la REMS a Ripa Teatina), incurante della possibilità di rimodulare il programma e di destinare i fondi, sia in conto capitale che in conto corrente, alla riqualificazione dei servizi di Salute Mentale e delle Strutture Pubbliche esistenti. Nell'attesa che la REMS di Ripa Teatina sia pronta (non prima del 2018) la proposta della Regione è quella di attivare una REMS provvisoria presso l'ex Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Guardiagrele, per la quale ha ottenuto l'approvazione del Ministero, ma per la quale non procede “motivando” il fermo del programma a fronte di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale che non contiene nessun provvedimento di sospensiva!

La Regione Abruzzo rischia il Commissariamento.

Siamo contrari alle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza ma riteniamo inaccettabile che la nostra Regione si presenti alla scadenza prevista dalla Legge senza un programma che possa permettere il ritorno in Regione dei pazienti che dovranno uscire dagli OPG obbligatoriamente il 31 marzo 2015

Riteniamo si debba procedere da subito a dimettere i pazienti dimissibili presentando per essi progetti terapeutici ed ad accogliere i rimanenti 9 pazientinon dimissibili”, per i quali è necessario riesaminare la pericolosità sociale, esclusivamente in struttura pubblica di piccole dimensioni.


 

STOP OPG  Abruzzo. Referente Alessandro Sirolli .Email :l.aquila180amici@gmail.com
c/o Casa del Volontariato e dell'Associazionismo, via Saragat snc,loc.Campo di Pile . 67100 L'Aquila.

 

 

 

Accordo Conferenza Unificata (26 febbraio 2015) Superamento OPG e cd “Regolamento REMS”

 

 

L’aumento degli ingressi in Opg dipende dalle scelte della magistratura, e dalla scarsa o assente collaborazione con i servizi delle ASL. Per questo è positivo che nell’Accordo in Conferenza Unificata 26.2.2015 per il “Regolamento delle Rems” (vedi allegato)  siano previsti Accordi tra Regioni/Asl e Magistratura, con l’obbligo di inviare i Progetti Terapeutico Riabilitativi anche per i nuovi ingressi al Ministero della Salute (vedi articolo 7).

 

 

StopOPG Piemonte contesta la programmazione regionale relativa alla chiusura degli Opg: deludente e preoccupante

 

COMUNICATO

 

Dopo numerosi solleciti, IL 26 Novembre scorso  una rappresentanza del  Comitato StoPOpg  Piemonte  è stata ricevuta dall’Assessore Saitta per fare il punto  sulla programmazione regionale  relativa alla chiusura degli Opg.

 

In tale circostanza fummo positivamente colpiti dal fatto che l’Assessore convenisse sull’opportunità  di  utilizzare  per i pazienti non  immediatamente  dimissibili  la rete di numerose strutture residenziali   già esistenti sul territorio e di escludere il ricorso all’utilizzo di Castiglione delle Stiviere per  gli internati piemontesi non immediatamente dimissibili.

Ricevemmo  anche assicurazioni in merito ad alcuni punti per noi  ritenuti  di particolare importanza :

  • il ripristino di un piu’ adeguato rapporto di comunicazione con l'amministrazione regionale rispetto ad un programma che secondo il dettato normativo deve coinvolgere fortemente il territorio, di cui le componeti di questo Comitato sono consolidate e significative espressioni
  • l’abrogazione della  Deliberazione di Consiglio Regionale ( DGR 15 -6341) relativa alla realizzazione di 2 Rems nell’area  biellese di Bioglio e  presso Cascina Spandonara .

 

Purtroppo i fatti hanno deluso le nostre  speranze e confermato gli iniziali timori

 

Non abbiamo notizie dello stato dell’arte dei programmi di presa in carico dei pazienti immediatamente dimissibili, né della  più volte sollecitata verifica  della filiera dei servizi sul territorio regionale.

Solo dalla seconda relazione trimestrale al Parlamento siamo venuti a conoscenza  che il programma regionale piemontese prevede ancora la realizzazione delle predette Rems  e una gestione della fase transitoria che ci lascia a dir poco sgomenti

Si  tratta  del ricorso al privato accreditato, senza alcuna notizia sulle strutture individuate,  per i pazienti "la cui dimissione sia prevedibile nel medio periodo “ e della “ gestione dei pazienti con alto profilo di pericolosità” tramite  un accordo con la regione Lombardia.

Assistiamo al paradosso che  mentre la P.A. di Bolzano invierà i suoi alla comunità “Mauriziana” in Piemonte, il Piemonte invierà i suoi internati a Castiglione delle Stiviere.

 

Questi i brillanti risultati di una programmazione regionale  si è svolta e continua a svolgersi in completa autoreferenzialità, senza mai aver convocato la Commissione Tecnica Regionale  per il superamento OPG istitutita con deliberazione regionale fin dal 2010, ignorando le reiterate offerte di costruttiva e fattiva collaborazione da parte di questo Comitato.

 .

Quand’anche si rispettasse  il termine previsto del 31 Marzo, cio’ avverrebbe riconfermando i timori più volte espressi riguardo ad uno stravolgimento  del dettato normativo e dei principi  che pure  in campagna elettorale aveva visto la sollecita adesione del Presidente  Chiamparino .

 

Come Comitato StoOpg Piemonte  ci attiveremo  in ogni modo possibile, anche sollecitando il commissariamento ad acta  della nostra Regione,  per impedire che cio’ accada e che preziose risorse che potrebbero essere utilizzate nei programmi di presa in carico territoriali possano essere sprecate in pasticciate soluzioni neo istuituzionali.

Il Comitato StopOPG Piemonte
stopopgpiemonte@gmail.com

 

 

 

Il Comitato StopOPG Piemonte è composto da :
Antigone Piemonte, Associazione per la lotta contro le malattie mentali, Cittadinanza attiva,Cgil Piemonte, FP Cgil Piemonte, Forum piemontese per il diritto alla salute dei detenuti,Fenascop, Gruppo Abele,  Psichiatria Democratica, Associazioni Unasam Piemonte (Almm Torino; Per Contare di più Biella;  Apsam Novara; Gruppo A.M.A Venaria; INSIEME  Torino), operatori del settore, privati cittadini.

 

   

i volti dell’alienazione - Roma 24 marzo 2015

 

 

i volti dell’alienazione

disegni di Roberto Sambonet

martedì 24 marzo alle ore 18

Museo di Roma in Trastevere

piazza Sant'Egidio 1/B

 

invito

 

 

La temuta proroga della chiusura degli OPG.

 

 

La Camera Penale della Lombardia Orientale ha aderito all’appello (di stopOPG); poiché è prevista anche l’iniziativa del digiuno, tuttavia, invitiamo caldamente ciascun iscritto a valutare l’adesione individuale, pregando chi aderirà di darne comunicazione anche a noi all’indirizzo info@cplo.it

http://www.cplo.it/news-detail.php?id=58

4 marzo Firenze: “OPG addio per sempre”

 

Convegno Garante regionale per i diritti dei detenuti Reg. Toscana,

Ass. Volontariato Penitenziario Onlus,

Fondazione Giovanni Michelucci,

Società della Ragione, stopOPG
 

“OPG addio per sempre”

 

Programma del Convegno e partecipanti   LOCANDINA

Audio del Convegno da www.radioradicale.it   ASCOLTA

 

Il processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che ha preso forma nell’ambito del passaggio di competenze in tema di sanità penitenziaria dallo Stato alle Regioni, sembra giunto a un momento decisivo, essendo prevista per il 31 marzo prossimo la chiusura definitiva di tali strutture. Governo e Regioni hanno lavorato in questi anni per individuare modalità alternative di gestione del disagio psichiatrico che dà luogo a pericolosità sociale, nella prospettiva di privilegiare l’aspetto medico, e di riservare le misure di sicurezza detentive a quei casi residuali che non sia possibile prendere in carico altrimenti.
Il Garante per i diritti dei detenuti della Regione Toscana, insieme con l’Associazione di Volontariato Penitenziario di Firenze, ha voluto dare il proprio contributo alla definizione di questo processo, attraverso un’indagine sulla popolazione internata nell’OPG di Montelupo Fiorentino.
La ricerca ha analizzato i fascicoli degli internati presenti in OPG all’8 Novembre 2014 e i nuovi ingressi fino al 31 Dicembre 2014. Si è cercato di mettere in evidenza, oltre alle caratteristiche generali della popolazione detenuta, gli elementi della presa in carico da parte dei servizi sociali, i meccanismi di proroga delle misure di sicurezza, la durata della permanenza in OPG alla luce dei nuovi limiti di legge. I risultati mostrano un quadro in cui vi sono ampi spazi per un intervento che vada nella direzione del reinserimento sul territorio dei soggetti autori di reato con sofferenza psichica, attraverso una presa in carico effettiva da parte dei Dipartimenti di salute mentale, e un ruolo veramente residuale delle nuove strutture per l’esecuzione di sicurezza (REMS), che sostituiranno l’OPG.
Il Governo ha da poche settimane presentato la sua Seconda relazione trimestrale al parlamento sul programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ai sensi della Legge 30 maggio 2014 n. 81. La relazione segna lo stato dell’arte e i passi mancanti verso l’obiettivo della chiusura degli OPG entro il 31 marzo 2015. Passaggi fondamentali saranno: dimettere entro tale data i soggetti dichiarati dimissibili e prenderli in carico da parte dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) delle regioni, nonché accogliere e assistere i soggetti non dimissibili in strutture residenziali (REMS), conformi a criteri definiti con DM 1° ottobre 2012.Alcune regioni sono in grado di accogliere i non dimissibili nelle nuove strutture già da aprile prossimo, mentre altre ricorreranno a strutture provvisorie. Emerge il dato nazionale del calo delle presenze:da 880 al 31 gennaio 2014 a 761 al 30 novembre 2014.
 
 

 

PARLANO DI NOI - Appello/Digiuno "Chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, senza proroghe e senza trucchi"

 

   
Le associazioni del comitato stopOPG Rassegna Stampa

da social e blog

 

Seconda relazione trimestrale del Governo al Parlamento sul programma di superamento degli OPG - Lettera del Comitato StopOPG al sottosegretario De Filippo

 

  • Seconda relazione trimestrale del Governo al Parlamento sul programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (13 febbraio 2015) vedi allegato

  • Lettera stopOPG – dopo la Seconda Relazione al Parlamento sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari - al Sottosegretario alla Salute on. Vito De Filippo

 

 

Oggetto: chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari OPG, richiesta incontro
 

Al Sottosegretario alla Salute on. Vito De Filippo -
Presidente dell’Organismo di Coordinamento
del processo di superamento degli OPG (D.M. Salute 26.6.2014)

Roma, 27 febbraio 2015

Gentile Sottosegretario,
come le è noto, in questi giorni stopOPG ha rilanciato la mobilitazione (sono in programma diverse iniziative compreso un digiuno) con l’Appello “chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi”.

Accanto alla mobilitazione, come sempre, intendiamo avanzare proposte e offrire la nostra collaborazione, sapendo quanti ostacoli persistano nel processo di superamento degli Opg. La “Seconda relazione trimestrale al Parlamento sul programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari” (Ministri della Salute e della Giustizia: febbraio 2015) conferma difficoltà e ritardi nel processo di chiusura degli Opg. E tuttavia una proroga della loro chiusura è ormai inaccettabile: sarebbe la terza consecutiva, mantenendo in vita luoghi che il Presidente Napolitano ha definito “orribili … indegni per un Paese appena civile”.

Oggi abbiamo a disposizione una buona Legge: la n. 81 del 31 maggio 2014, che ha spostato il baricentro dalla logica manicomiale dell’internamento, in Opg o in Rems, alla cura delle persone, privilegiando le misure alternative alla detenzione con progetti terapeutici individuali, e che ha abolito i cosiddetti “ergastoli bianchi“. Però sappiamo che è una legge “giovane” e assai “impegnativa”, bisogna fare in modo che venga applicata bene (vedi stopOPG 1 luglio 2014).

Riteniamo per questo utile riepilogare alcune riflessioni e proposte

  • Nessuna proroga alla data fissata per la chiusura degli Opg: da qui al 31 marzo bisogna implementare e completare le dimissioni e fermare i nuovi ingressi. Quindi, dal giorno dopo, accompagnare il processo di superamento degli Opg.
  • Nominare il Commissario, come previsto dalla norma, con poteri adeguati per l’integrale attuazione della legge 81/2014: favorire le dimissioni, contrastare nuovi ingressi in Opg/Rems con misure alternative, privilegiando l’assistenza senza internamenti.
  • L’aumento degli ingressi in Opg dipende dalle scelte della magistratura, e dalla scarsa o assente collaborazione con i servizi delle ASL. Per questo è positivo che nella proposta di Accordo in Conferenza Unificata per il “Regolamento delle Rems” siano previsti Accordi tra Regioni/Asl e Magistratura, con l’obbligo di inviare i Progetti Terapeutico Riabilitativi anche per i nuovi ingressi al Ministero della Salute (vedi articolo 7).
  • L’ipotesi di attivare al 31 marzo 2015, in alcune regioni ,“soluzioni provvisorie” (vedi pagina 2 della seconda Relazione) pur di chiudere gli Opg deve essere funzionale al superamento delle stesse Rems, non come soluzione in attesa per costruire quelle nuove. Infatti, il numero di persone cosiddette “non dimissibili” – secondi i dati delle due Relazioni governative – è di gran lunga inferiore alle 450 unità indicate, tanto più se si considera che circa il 40% di questi è dichiarato “non dimissibile per motivazioni cliniche” (fattispecie in contrasto con la Legge 81/2014). Si ricorda peraltro che nella prima relazione il numero di persone per cui si valutava la persistenza della "pericolosità sociale" era circa l’8% degli internati. Questo obbliga a continuare con determinazione l'impegno per una diminuzione dei posti di Rems.
  • Non sarebbe accettabile che, nemmeno nelle soluzioni provvisorie, le funzioni di amministrazione della giustizia penitenziaria nelle Rems fossero affidate a privati (leggendo la Relazione - pagg. 13 e 14 – per ora ciò riguarderebbe Bolzano, Veneto, Marche e Calabria). Sarebbe inaccettabile una delega a soggetti non pubblici di ciò che riflette sulla libertà personale, essendo le Rems strutture in cui si esegue una misura detentiva. In questo senso quanto previsto circa le funzioni svolte all’interno delle Rems da personale dell’Amministrazione penitenziaria, dal Regolamento sulle Rems (articolo 3), non può essere limitato ad un anno.
  • Agli operatori dei servizi non possono essere richieste funzioni di ”custodia” (come era al tempo dei manicomi) ma solo di cura.
  • Occorre rendere subito disponibili per le regioni i finanziamenti per la chiusura degli Opg e spostarli dalle Rems ai Dipartimenti di Salute Mentale per investimenti utili a migliorare l’assistenza per tutti i cittadini.
  • Pessima, e da contrastare, è la scelta di Piemonte e Liguria di inviare i loro pazienti a Castiglione delle Stiviere (era e resta un Opg anche se organizzato in moduli/Rems da 20 posti).
  • Nell’occasione si segnala la necessità di adeguare alle diverse opzioni assistenziali della legge 81/2014 il testo della proposta di Dpcm per l’ aggiornamento dei LEA, che invece ora richiama solo l’assistenza agli internati in Opg o in Rems (vedi art. 32 comma 5 bozza Dpcm).
  • Va affrontato il problema delle misure di sicurezza provvisorie, che raggiungono il 30% degli internati.
  • Infine, si conferma l’obiettivo della modifica dei Codici: per chiudere definitivamente “il rubinetto” che alimenta gli ingressi in Opg (e quindi nelle Rems). Ma anche in questo caso resta da affrontare, come oggi, il tema del diritto alla salute e alle cure troppo spesso negato per i detenuti, e la preferenza per misure non detentive per la cura e la riabilitazione di persone malate.

In attesa di essere convocati, come concordato nell’ultimo incontro del 5 febbraio scorso, Le inviamo i più cordiali saluti.

p. stopOPG Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella

Chiusura OPG - Giornale di Brescia

l’intervento di Massimo Fada
(Rsu Cgil Spedali Civili Brescia e stopOPG Brescia)

Appello/Digiuno "Chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, senza proroghe e senza trucchi"

 hanno digiunato

 parlano di noi 

 calendario iniziative 

materiali

 

 

febbraio - marzo 2015

 

StopOPG chiede di dedicare una o più giornate di digiuno alla chiusura degli Ospedali Psichiarici Giudiziari

L’Appello è promosso per stopOPG da:

Stefano Cecconi (Cgil nazionale), don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) Franco Corleone (Garante diritti dei detenuti Toscana), Adriano Amadei (Cittadinanzattiva referente salute mentale), Denise Amerini (Fp Cgil), Stefano Anastasia e Ivan Novelli (Società della Ragione), Cesare Bondioli (Psichiatria Democratica), Antonella Calcaterra (Camera Penale di Milano), Enzo Costa (Auser nazionale), Vito D’Anza, Peppe Dell'Acqua (Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice e Franco Rotelli (Conferenza Permanente Salute Mentale nel Mondo), Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Patrizio Gonnella (Antigone), Fabio Gui (Forum Salute e Carcere), don Giuseppe Insana (Ass. Casa di Barcellona Pozzo di Gotto, Elisabetta Laganà (Presidente Conf. Naz. Volontariato Giustizia), Aldo Mazza (Edizioni Alphabeta Verlag), Anna Poma (coop. Con.Tatto), Fabio Ragaini (Grusol), Alessandro Sirolli (Associazione180Amici Aq), Gabriella Stramaccioni (Libera) Gisella Trincas (Unasam), Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan), don Armando Zappolini (Cnca)

 

Il testo dell’Appello

Chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, senza proroghe e senza trucchi
“… luoghi indegni per un Paese appena civile” (Giorgio Napolitano)

La data per la chiusura degli OPG si avvicina: il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge.Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata. E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali. Perciò continua la mobilitazione:

  • per far chiudere gli  OPG al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi
  • per la nomina di un Commissario per l’attuazione della legge 81/2014 sul superamento degli Opg
  • per fermare i nuovi ingressi e favorire le dimissioni, con buone pratiche per la salute mentale, una buona assistenza socio sanitaria nel territorio,
  • per evitare che al posto degli Opg crescano nuove strutture manicomiali (le cosiddette Rems: i “mini Opg” il cui numero può e deve essere invece drasticamente ridotto)

 

Il Comitato stopOPG si è riunito il 5 febbraio a Roma, subito dopo l’incontro con il Sottosegretario De Filippo

Il Comitato stopOPG si è riunito il 5 febbraio a Roma, subito dopo l’incontro con il Sottosegretario De Filippo Presidente dell’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG

I due Report in un unico file:

  1. Report riunione Comitato stopOPG (pagine 1 e 2)
  2. Report incontro con il Sottosegretario De Filippo  (pagina 3)

Nella riunione del Comitato stopOPG si è deciso di proseguire la mobilitazione in due fasi:

  • 1^ fase: fino al 31 marzo 2015 (termine per la chiusura degli Opg)
  • 2^ fase: dal 1 aprile 2015 (dopo la chiusura degli Opg)

In particolare dal 1 al 31 marzo saranno organizzate diverse iniziative tra cui:

“Un DIGIUNO per chiudere gli OPG, senza proroghe e senza trucchi. Restituire un volto, un nome, dignità e diritti …

stopOPG chiede di dedicare, in questo periodo, una o più giornate di digiuno alla chiusura degli OPG, con una sorta di “staffetta” che coinvolge i rappresentanti delle associazioni che compongono stopOPG. La richiesta di adesioni sarà rivolta anche a esponenti della società civile, a politici, giornalisti, operatori, e chiunque voglia partecipare). L’adesione al digiuno va resa pubblica (allestiremo appositamente il sito), e va data visibilità con iniziative locali.

A breve tutte le informazioni.

Il Comitato StopOPG Lombardia interpella la Giunta Maroni.

 Considerazioni e proposte del comitato lombardo all’approssimarsi del termine del 31 marzo 2015 per la chiusura degli OPG

 

Confermata la riunione straordinaria di StopOPG per il 5 febbraio 2015

Care amiche e cari amici,
è confermata la riunione straordinaria di stopOPG a Roma per il giorno 5 febbraio prossimo (ore 11 – 15) presso la sede CGIL nazionale di Corso d’Italia, 25.
Ci incontriamo per fare il punto della situazione e decidere come dare continuità alla nostra azione: il 31.3.2015, la scadenza fissata dalla legge per la chiusura degli OPG si avvicina !
Come già sapete - vedi il Report dell’ultimo incontro con il Sottosegretario De Filippo e la nostra e-mail del 24 gennaio u.s. - abbiamo espresso la più netta contrarietà ad una proroga, ribadito la richiesta sia nominato un Commissario e annunciato iniziative di mobilitazione.

 

p.stopopg
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice

REPORT INCONTRO stopOPG con il Sottosegretario alla Salute - Roma 22 gennaio 2015

Si è svolto, il 22 gennaio come previsto, l’incontro al Ministero della Salute con il Sottosegretario on. Vito De Filippo, Presidente dell’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG, per fare il punto della situazione a pochi giorni dalla data fissata per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

Nei giorni scorsi avevamo infatti chiesto la convocazione di un incontro urgente, vedi lettera stopOPG: “Si avvicina data chiusura OPG”.

Per stopOPG erano presenti: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Adriano Amadei, Girolamo Digilio e Denise Amerini.

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