“signor Ministro: chiudono gli OPG o riaprono i manicomi ?”

 

Il Ministro della Salute Balduzzi propone alle Regioni  il riparto dei finanziamenti (spesa corrente: 38 milioni nel 2012, 55 milioni a partire  dal 2013. Spesa conto capitale: 117 milioni nel 2012 e 57 milioni nel 2013). Sembrano finanziamenti tutti destinati alle strutture sostitutive gli attuali OPG (i mini OPG), invece che alle persone: per dimissioni, progetti terapeutico - riabilitativi individuali che permettano di eseguire la misura di sicurezza FUORI dall’OPG. E allora resta la domanda “signor Ministro chiudono gli OPG o riaprono i  manicomi ?”


 

testo del comunicato dal sito del Ministero della Salute

http://www.salute.gov.it/attualita/paDettaglioComunicati.jsp?id=3779

Comunicato n. 244 - 21 novembre 2012

Superamento opg: Ministero Salute, definito riparto fondi per nuove strutture

Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni lo schema di decreto contenente il riparto tra le Regioni dei fondi per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari previsto dall'articolo 3-ter comma 6 del decreto-legge 211/2011. Si tratta di 174 milioni (117 per il 2012 e 57 per il 2013) finalizzati alla realizzazione e riconversione delle strutture, mentre lo stanziamento per il loro funzionamento e per l'adeguamento del personale ammonta a 38 milioni per il 2012 che saliranno a 55 milioni annui a partire dal 2013.
 
Il riparto dei fondi è un passo decisivo nel percorso che porterà finalmente alla chiusura degli Opg e alla nascita delle nuove strutture residenziali che li sostituiranno. I requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi di queste strutture, a garanzia della loro sicurezza per pazienti, personale e territorio che le ospiterà, sono stati definiti da un decreto del Ministro della Salute di concerto con il Ministro della Giustizia firmato il 1 ottobre scorso e pubblicato lunedì in Gazzetta ufficiale.
 
E’ da sottolineare il criterio con cui è stato disposto il riparto dei fondi: metà delle risorse verranno divise tra le Regioni in base alla popolazione residente, mentre l'altra metà sarà ripartita in base al numero dei soggetti attualmente internati negli Opg suddivisi per Regione di residenza e non a seconda della Regione attuale di ricovero. L'obiettivo, infatti, è quello di favorire l'avvicinamento di queste persone al proprio luogo di origine: un principio di civiltà decisivo per favorire il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti.