Salute Mentale, CGIL: suscita ancora speranze la Legge 180 !

L'importante è che abbiamo dimostrato che l'impossibile può diventare possibile. Franco Basaglia

 

 

 

 

 

 

 

 

La legge 180, approvata il 13 maggio 1978, ha posto fine a secoli di abusi. Con la liberazione delle persone internate nei manicomi ha restituito cittadinanza e dignità. Abolendo la funzione repressiva della psichiatria ha dato un contributo formidabile allo sviluppo della democrazia e delle libertà nel nostro Paese. Il valore della legge 180 sta proprio nella sua spinta liberatrice e nella visione di società solidale e giusta che descrive.

Certo sappiamo bene quale siano la fatica, le inadempienze e i ritardi nell’attuare la legge 180 e nel garantire il diritto alla salute e alle cure. E per questo dobbiamo continuare la mobilitazione contro le assurde politiche di austerity che colpiscono il welfare e per ottenere risorse per la salute mentale. Per garantire 24 ore su 24 la “presa in carico” delle persone e dei loro familiari nei servizi territoriali, con Centri di Salute Mentale accoglienti, servizi domiciliari e residenziali e per l’inclusione lavorativa, abitativa e sociale: per riconoscere così diritti e piena cittadinanza.

In queste ore siamo impegnati, nel comitato stopOPG, affinché il Parlamento approvi finalmente la nuova legge per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: questa è un’altra tappa di civiltà, che a 36 anni dalla legge 180 suscita nuove speranze a chi crede che la tutela della salute sia un diritto fondamentale, in una società che include, che accoglie, che soccorre, in cui ogni essere umano ha piena cittadinanza.

 

p. CGIL nazionale
Vera Lamonica Segretaria confederale
Stefano Cecconi  Responsabile Politiche della Salute

 

 

Roma, 13 maggio 2014

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