Interrogazione parlamentare della deputata on. Luisa Bossa sull'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa e sulla chiusura degli OPG

Interrogazione a risposta in commissione
Al Ministro della Salute
Dall’on. Luisa Bossa

Per sapere, premesso che:

Lo scorso sette giugno, un internato nell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, nel Casertano, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Sebastiano con gravi ustioni su tutto il corpo;

L'uomo è internato nel reparto otto bis dell'Opg di Aversa e, per motivi in corso di accertamento, è stato aggredito dai compagni di stanza che, dopo averlo picchiato, gli avrebbero dato fuoco usando una bomboletta di gas;

Le sue condizioni sarebbero gravi e riaprono con forza una discussione sulle condizioni di queste strutture che dovrebbero essere di cura ma sono state trasformare in luoghi di terribile reclusione;

nei giorni scorsi, presso l’Opg di Aversa, si è recato in visita un consigliere regionale della Campania, unitamente ad una troupe televisiva; è stato documentato uno stato di totale degrado e di abbandono;
Il “Filippo Saporito” di Aversa è tra le strutture più grandi d’Europa; vi sono internate poco meno di 200 persone in sette padiglioni; per loro, solo reclusione e quasi nessuna cura, in condizioni di grave rischio igienico, di promiscuità, di mancanza di spazi, e di tutele sanitarie;

La maggior parte delle persone che si trovano nell’Opg di Aversa hanno commesso piccoli reati: maltrattamenti violenti, estorsioni in famiglia, violenza a pubblico ufficiale; i reclusi arrivano con una misura temporanea di sicurezza che ha una durata minima di sei mesi, ma che in teoria può anche non finire mai, visto che mancano programmi di sostegno alle famiglie e piani di cura presso i Dipartimenti di salute mentale;

la mancanza di personale, l’assenza di piani di cura personalizzati, le condizioni di degrado hanno trasformato di fatto l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa in una struttura di pura reclusione, senza alcun aspetto sanitario, di brutale internamento che non dà speranze, progetti, prospettive, e si traduce in una riedizione moderna dei vecchi manicomi;

l’articolo 3 ter della legge n. 9 del 17 febbraio 2012 fissa al primo febbraio 2013 il termine per il completamento del processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) in applicazione delle norme già esistenti; entro tale data, le regioni devono organizzare e disciplinare il superamento degli Opg, attraverso le aziende sanitarie, con la presa in carico da parte dei dipartimenti di salute mentale dei soggetti attualmente presenti negli Opg;
 
le Regioni appaiono fortemente impreparate rispetto a queste scadenze; esiste una forte preoccupazione: la creazione di nuove strutture, che prefigurino la riproduzione, in miniatura, dei manicomi giudiziari, avallando l’equazione sofferenza mentale = pericolosità, che da oltre trent’anni la legge 180 tenta radicalmente di rovesciare;

dal Ministro se è a conoscenza della drammatica situazione dell’Opg di Aversa (Caserta) e cosa il Governo intenda fare perché sia rispettato lo spirito della norma che ha voluto creare, negli Ospedali psichiatrici giudiziari, luoghi di cura e non solo di reclusione; quali iniziative si stanno assumendo per verificare che le Regioni realizzino, senza indugio, la riforma che chiude gli Opg per garantire una presa in carico dei malati dai Dipartimenti di salute mentale, in modo da assicurare quel diritto alla cura, e al reinserimento sociale, fissato dalla Costituzione e dalla normativa vigente.