Report Convegno al Senato sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

10-06-2011. Si è svolto ieri 9 giugno il convegno sugli OPG, organizzato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino, al quale è intervenuto anche il Presidente del Senato Renato Schifani.

E’ stato proiettato il video (nella sconvolgente versione integrale), che testimonia le drammatiche condizioni di vita all’interno degli OPG, girato in occasione delle ispezioni senza preavviso compiute dalla Commissione.

Quindi, dopo gli interventi del Senatore Marino e della Senatrice Poretti, sono stati rappresentati i diversi “punti di vista”, con gli interventi di operatori degli OPG, Magistratura di sorveglianza, Amministrazione Penitenziaria, Ministero della Salute, Dipartimenti di Salute Mentale, Comunità terapeutiche, “Società civile”. Il convegno è stato concluso dai Senatori Bosoni e Saccomanno, incaricati di redigere la relazione conclusiva della Commissione parlamentare sulla situazione degli OPG e della salute mentale nel nostro paese

Hanno partecipato anche diverse organizzazioni promotrici di “stop opg” , che hanno rappresentato con forza le ragioni e le proposte per l’abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari..

In  particolare, sono intervenuti: Stefano Cecconi (CGIL), Giovanna Del Giudice (Forum salute mentale), Bruno Benigni (Forum Salute e Carcere), Franco Corleone (Garanti territoriali dei detenuti) Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Basaglia ), Girolamo Digilio (Unasam),Dario Stefano Del'Aquila (Antigone), Giorgio Bignami (Forum Droghe), don Giuseppe Insana. Hanno tutti ribadito che le condizioni inaccettabili cui sono costretti nostri concittadini in simili strutture, e le condizioni drammatiche in cui devono lavorare gli operatori, impongono di agire con la massima urgenza. E che non basta dichiarare di voler chiudere gli OPG: bisogna costruire misure di assistenza alternative e intervenire anche sulle drammatiche condizioni delle carceri, dove va completato il trasferimento dell’assistenza sanitaria al Servizio Sanitario Nazionale. Anche le pratiche positive, che alcune realtà offrono agli internati percorsi di assistenza e di inserimento sociale alternativi all’OPG - e per migliorare le condizioni di vita al loro interno – devono avere come sbocco l’abolizione di questo istituto. Il nostro obbiettivo non è ottenere “un buon OPG”. Proprio ciò che sta accadendo conferma l’urgenza di porre fine all’esperienza di queste strutture, destinate a riprodurre - per la loro natura - disagio, sofferenza e devianza. Gli OPG vanno aboliti, perché sono una risposta sbagliata e incivile, come lo erano i manicomi.

Infine, le organizzazioni di “stop opg” hanno chiesto alla Commissione d’inchiesta di mantenere aperto il confronto e di coinvolgere Governo, Regioni e Comuni, per definire una “road map” per l’attuazione delle norme (e delle sentenze della Corte Costituzionale) che già prevedono il superamento degli OPG nel nostro paese, come ideale completamento della Riforma Basaglia.