Lettera aperta dall’ex OPG, ora Casa Circondariale, di Barcellona Pozzo di Gotto. di don Giuseppe Insana

Barcellona Pozzo di Gotto, ottobre 2017

Speravamo che col Superamento definitivo dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario  mediante la Valida Legge 81/2014 finalmente le persone con malattia mentale autori di reato potessero avere una cura adeguata e una vita dignitosa. Di fatto purtroppo non è così.
Nella Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ex OPG) oggi restano ristrette 60 persone detenute di cui 45 minorati psichici e 15 ex art. C.P. 148 con sopravvenuta malattia mentale in una situazione di vita peggiore dell’OPG.
Conducono una vita in reparti completamente chiusi e soli, dove regna abbandono, solitudine, ozio, noia, aggressioni, autolesioni, tentati suicidi e, qualche volta, suicidio. Quasi tutti rifiutano l’ora di passeggio; pochi frequentano corso professionale o scuola; solo qualcuno, molto saltuariamente, usufruisce del beneficio di Permesso anche se l’Associazione di Volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” continua a dichiarare la disponibilità ad accogliere detenuti per eventuali permessi con o senza famiglia.
L’Asp 5 di Messina si era impegnata a gestire a partire dal mese di febbraio 2017 le persone detenute con malattia mentale nello stesso modo delle Residenze Sanitarie esterne (Comunità Terapeutica Assistita) con operatori capaci a curare e a riabilitare quali: psichiatra, psicologo, tecnici di riabilitazione e infermieri Ma, di fatto, ad ottobre ancora non ha effettuato quanto promesso e annunciato.
La Calabria e Puglia avrebbero dovuto accogliere i detenuti malati mentali delle loro regioni in una Casa di Pena; ma ancora risultano inadempienti.
L’Associazione di Volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” che nei decenni passati, con l’autorizzazione della Magistratura competente, ha accolto centinaia di persone sottoposte a misura di sicurezza e gestito in regime di Libertà Vigilata, di art. 21 con attività formativa di Ceramica, avendo avuto approvato un Progetto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  che dà opportunità a sei detenuti malati mentali di partecipare, con art. 21,all’esterno ad un Laboratorio agricolo, attende da due mesi i detenuti designati e proposti  dall’equipe di trattamento che, con la dovuta autorizzazione della Magistratura, per potere dare l’avvio del Progetto.
Corre l’obbligo di precisare che, ancora oggi, nella Casa Circondariale di Barcellona restano ristrette indebitamente due persone con misura di sicurezza definitiva e una persona con misura di sicurezza provvisoria in attesa di posto nelle REMS.

 

Insana Giuseppe

 

 


Associazione di Volontariato
Casa di Solidarietà e Accoglienza (tra i promotori di stopOPG)
Via Garibaldi n. 682, Barcellona P.G.
Tel./ fax 090.9761183
email: giuseppe.insana@tiscali.it