OPG superamento

StopOPG, la data per la chiusura degli OPG si avvicina

il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge. Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata. E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali. Per questo chiediamo la convocazione di un urgente incontro 

in allegato la lettera al Sottosegretario alla Salute De Filippo

 

 

Iniziativa a Brescia 22 01 2015

22 Gennaio 2015 a Brescia

ore 17:30
Libreria Rinascita:
Presentazione del Libro “Non ho l’arma che uccide il leone” di Peppe Dell’Acqua, con Macio Fada e l’assessore Laura Castelletti
 

ore 20:30
cinema Eden:
Proiezione del Film “Il viaggio di Marco Cavallo” a cura di stopOPG Brescia

17 dicembre a Napoli: Seconda Conversazione nell'ambito del progetto "Uomini e Donne del SUD".

              

                                            

 Programma  Incontro Pubblico

17 Dicembre  2014

dalle ore 14,00 alle ore 18,00

Napoli

 

 

 

Si svolgerà presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli
(
Via Roma Verso Scampia, n. 350 - Napoli)

 

la Seconda Conversazione nell'ambito del progetto "Uomini e Donne del SUD"

 

l' Articolo 3 della Costituzione Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese

 

Prima Parte

 

Saluto di Carlo Brunetti

Direttore Penitenziario dell'OPG di Napoli

 

Saluto di Oliviero Gennaro

Consigliere Regione Campania

 

Introduce e coordina l'incontro

Giuseppe Nese

Psichiatra, Coordinatore del Bacino Macroregionale per il Superamento degli OO.PP.GG. della Campania

"Il superamento sociale e culturale degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ed il lento concreto realizzarsi. A che punto siamo? ed in quale modo?"

 

Intervengono all'incontro:

 

Angelo Righetti

Psichiatra, Presidente di Impresa a Rete e della Rete dell'Economia Sociale Internazionale RES INT

"Presentazione del lavoro di progetto "Uomini del Sud". Il Superamento degli OPG per costruire il welfare del XXI secolo; quali trasformazioni sono in corso quali opportunità sociali di cambiamento"

 

Franco Rotelli

Presidente III Commissione Permanente Tutela della salute, servizi sociali, alimentazione, previdenza complementare e integrativa della Regione Friuli Venezia Giulia"Le Istituzioni pubbliche nel loro ruolo di  garanti ed attuatrici delle politiche di welfare e di  produzione di equità sociale, quali trasformazioni in atto"

 

Giovanna Del Giudice

Presidente del Coppersam e portavoce nazionale del Forum Salute mentale

"Superare gli OPG nei tempi e nei modi della legislazione approvata: la presa in carico delle persone da parte delle Regioni, dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) di competenza"

 

Giulio Santagata

Amministratore delegato di Nomisma s.p.a Società di Studi Economici

"Affrontare la crisi e la redistribuzione della ricchezza con i modelli dell'economia sociale, politiche e prospettive"

 

Nunziante Rosania

Direttore dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)

"Le esperienze di dimissioni e reinclusione sociale delle persone internate nell'OPG di Barcellona attraverso i progetti personalizzati sostenuti da capitali di capacitazione"

 

Giuseppe Pagano

Presidente Consorzio di Cooperative Sociali Nuova Cooperazione Organizzata

"Le politiche e le pratiche quotidiane per un welfare che ricostruisca diritti e riapra a libertà di scelta individuali e comunitarie"

 

Gaspare Motta

Fondazione di Comunità di Messina

Lo Sviluppo è Coesione e Libertà.

L'esperienza del progetto Luce e Libertà per il reinserimento sociolavorativo delle persone internate nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

 

Salvatore Esposito - Angelo Moretti

Presidente e Vicepresidente Società Consortile Mediterraneo Sociale

"Ripartire dalla Formazione di Comunità: la cultura materiale mediterranea come chance di valorizzazione delle risorse del territorio, in alternativa ad un modello di economia standardizzata e globalizzata, irrispettosa delle vocazioni locali."

 

Riccardo Romano

Presidente del Consorzio di Cooperative Sociali Co.Ri

"La cooperazione sociale e le reti di imprese come strumenti per la sperimentazione sociale nelle inesplorate potenzialità dell'economia sociale"

 

Interverranno inoltre:

Ernesto Esposito

Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Centro

Fedele Maurano

Direttore del Dipartimento di Salute mentale (D.S.M.) dell'ASL  Napoli 1 Centro

Michele Pennino

Psichiatra, Responsabile Sanitario OPG di Napoli, ASL  Napoli 1 Centro.

Fabio Dito

Psicologo, Dipartimento di Salute mentale (D.S.M.) dell'ASL di Caserta

Massimo Ferrillo

Sociologo, Servizio di salute mentale penitenziaria e superamento OPG, ASl Caserta

 

Parteciperanno all'incontro altresì i rappresentanti della Rete dell'Economia Sociale Internazionale RES INT

Roma, 11 novembre 2014 - Seminario “Salute mentale, OPG e diritti umani” - interventi

Roma, 11 novembre 2014

Seminario “Salute mentale, OPG e diritti umani”

promosso dalla XII Commissione Igiene e Sanità del Senato

INTERVENTI:

  • Stefano Cecconi, StopOPG (video - durata 16 min)
  • Gisella Trincas, UNASAM (video - durata 20 min)
  • Giovanna Del Giudice, Forum Salute Mentale (video - durata 22 min)
  • Tutti gli interventi del seminario (video integrale - durata 3h 10m disponibile su www.radioradicale.it)
     

Roma, 11 novembre - Seminario “Salute mentale, OPG e diritti umani” - intervento Del Giudice

Intervento di Giovanna Del Giudice - Forum Salute Mentale          durata 22'

 

Ansa 5.11.2014 - Opg: Cecconi (Cgil) no a proroghe, ma fermare nuovi ingressi 'Non servono strutture alternative, 90% può esser dimesso'

 

(ANSA) - ROMA, 05 NOV - "Non c'è bisogno di proroghe per la chiusura degli Opg, nè di strutture alternative, la stragrande maggioranza degli internati, circa il 90%, potrebbero già essere dimessi. Quello che serve è più assistenza nel territorio e soprattutto fermare gli ingressi, per non continuare ad alimentare il circuito". E' il commento di Stefano Cecconi, responsabile nazionale della Cgil per il Welfare e portavoce del comitato Stop Opg, sulla possibilità di una nuova proroga per la chiusura che sembra profilarsi dalla relazione annuale sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, trasmessa dal Ministero della Salute e della Giustizia al Parlamento.
"Il trend di nuovi ingressi - spiega - ancora non si inverte ed è stato pari, da giugno a settembre 2014, a 67 dimissioni ogni 84 nuovi ingressi, "nonostante la legge dia priorità alle misure alternative". Inoltre, rispetto a quelli gia' presenti, quasi la meta' degli internati, sottolinea Cecconi, può esser dimessa, ben 476 persone. Mentre i restanti sono considerati 'non dimissibili' nel 40% dei casi per motivi clinici, "anche se questo è in contrasto con la legge: sarebbe come dire che la malattia psichiatrica va curata in manicomio". Quelli 'pericolosi socialmente', dunque nelle condizioni di dover restare in OPG (in seguito nelle residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria o REMS) quindi, sarebbero "solo l'8,5% degli attuali internati, circa una novantina, il che significa che la stragrande maggioranza potrebbe essere già affidata ai servizi territoriali". A fronte di questi numeri, realizzare gli oltre 900 posti progettati nelle Rems, conclude, "sarebbe uno spreco e una scelta sbagliata".(ANSA).

Opg: nuova proroga e Commissariamento Regioni non in regola
Quanto preannuncia relazione annuale del Governo al Parlamento

(ANSA) - ROMA, 05 NOV - "E' di nuovo auspicabile un ulteriore differimento del termine di chiusura degli OPG", mentre sono in arrivo commissariamenti per le Regioni che non si mettono in regola. E' quanto profila la relazione annuale trasmessa dal Ministero della Salute e della Giustizia al Parlamento sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, da poco pubblicata sul sito della Camera dei Deputati.
"Nonostante il differimento al 31 marzo 2015 del termine per la chiusura degli OPG appare non realistico che le Regioni riescano a realizzare e riconvertire le strutture entro la predetta data", si legge. Il cammino per il superamento della detenzione in strutture che lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non aveva esitato a definire un "autentico orrore indegno di un paese appena civile", secondo quanto riportato, si profila ancora più lungo del previsto e lo scenario più probabile Š quello di una nuova ulteriore proroga, la terza dopo la data iniziale di chiusura prevista dalla legge
9 del 2012 che aveva fissato al 2013 la prima dead line.  Sono, infatti, ancora lontane dall'esser completate le strutture alternative, le Rems, in cui espletare la pena e, in caso di mancato completamento nel termine previsto dai programmi regionali, "E' ferma intenzione dei Ministri" attivare la procedura di commissariamento prevista dalla legge 81/2014.


 

Roma, 11 novembre - Seminario “Salute mentale, OPG e diritti umani”

Seminario  “Salute mentale, OPG e diritti umani”  

Al seminario promosso dalla XII Commissione Igiene e Sanità del Senato su “Salute Mentale, OPG, diritti umani” i rappresentanti di Governo e Regioni - e tutti gli interventi - confermano la tesi di stopOPG (vedi documento): gran parte degli internati risulta dimissibile: non servono proroghe, né Rems ma più assistenza nel territorio, e fermare i nuovi ingressi. Il problema era e rimane la presa in carico e la cura nel territorio delle persone con problemi di salute mentale.

Sono intervenuti

Pietro Grasso
  Presidente del Senato
 

Saluti del Presidente - Testo PDF

 
Emilia Grazia De Biasi
  Pres. XII Commissione
 

Presentazione e introduzione -  Testo PDF

 
Vito De Filippo
 
Sottosegretario alla Salute
     
Mila Ferri
  Conferenza delle Regioni
     
Roberto Piscitello
 Ministero della Giustizia
     
Stefano Cecconi
 
StopOPG
 
  Salute Mentale, Opg e diritti umani. Il contributo di stopOpg  - testo PDF video
Giovanna Del Giudice
  Forum Salute Mentale
  Dispositivi e percorsi per il superamento degli OPG   - testo PDF video
Gisella Trincas
 
Unasam
  Le Associazioni dei Familiari nel processo di miglioramento dei servizi di salute mentale: criticità e proposte   - testo PDF video
Cesare Bondioli
  Psichiatria Democratica
  Salute mentale, OPG e diritti umani: chi vuole veramente la chiusura degli OPG  testo PDF      
Emilio Sacchetti
  SIP
         
Fabio Dito
  DSM Caserta
  Misure di sicurezza senza Rems. Spazi di cura senza spazi detenzione. Alcune esperienze   - testo PDF      

Hanno coordinato i lavori Maria Rizzotti e Maurizio Romani vice Presidenti della XII Commissione.

   

Leggi anche:

  • Giovanni Rossi: Sul seminario al Senato “Salute Mentale, OPG e diritti umani” - testo PDF

 

  • Il programma del seminario ---  PDF
  • Materiale distribuito - presentazione comitato stopOPG ---  PDF

Pietro Grasso, Presidente del Senato della Repubblica


Sala Zuccari, partecipanti al seminario

debiasi De Filippo
Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione igiene e sanità

Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato per la Salute


Piscitello Ferri
Calogero Roberto Piscitello, dir.re generale della Direzione dei detenuti e del trattamento, Dip.to amm.ne penitenziaria

Mila Ferri, Resp. ufficio salute mentale e salute nelle carceri Regione Emilia Romagna


Gisella Trincas, presidente dell'Unasam

Stefano Cecconi, StopOPG nazionale


Fabio Dito, psicologo DSM di Caserta

Giovanna Del Giudice, psichiatra, portavoce nazionale Forum salute mentale

Emilio Sacchetti, pres. Società italiana  psichiatria
Maria Rizzotti, Vice Pres. Comm.ne igiene e sanità

Cesare Bondioli, responsabile carceri e OPG Psichiatria Democratica

 

StopOPG su prima Relazione al Parlamento sul Programma di superamento degli OPG

La prima Relazione al Parlamento sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari è tempestiva e chiara. Gran parte degli internati risulta dimissibile: non servono proroghe, né Rems ma più assistenza nel territorio e fermare i nuovi ingressi.
Il problema era e rimane la presa in carico e la cura nel territorio delle persone con problemi di salute mentale.

La relazione dimostra che gran parte degli internati risulta dimissibile, quindi non servono proroghe, né Rems: ora è possibile chiudere gli Opg e spostare gli interventi (e le risorse) per la cura delle persone nel territorio. Ma bisogna fermare i nuovi ingressi.
I dati sul “turn over” negli OPG - nel trimestre 1 giugno/1 settembre 2014 – segnalano:

  • che le previste dimissioni dei ricoverati che erano presenti in OPG al momento dell’entrata in vigore della legge (1 giugno2014) stanno avvenendo con lentezza.
  • che il trend di nuovi ingressi ancora non si inverte (67 dimissioni, 84 nuovi ingressi), nonostante la legge disponga priorità alle misure alternative. Questo deve preoccupare perché spesso dipende dalla mancanza di presa in carico delle persone e di collaborazione tra magistratura e servizi delle ASL.
  • che tuttavia la Legge 81 sta producendo primi effetti:

- presentati dalle Regioni/Dsm n. 826 Progetti Individuali (su 846 internati)

- giudicati “dimissibili” n. 425 persone, cioè oltre il 50% degli attuali internati: e già questo dato dimezzerebbe il fabbisogno di REMS (previsto oggi in 900 posti)

- analizzando le motivazioni che dichiarano i pazienti “non dimissibili” (si tratta di n. 350/400 persone) risulta che solo un’esigua minoranza sarebbe nelle condizioni di “dover restare” in OPG (o in seguito nelle REMS) secondo il dettato normativo.

Infatti solo il 17% dei “non dimissibili” (quindi l’8,5% degli attuali internati), secondo quanto riporta la Relazione, conserva la condizione di “pericolosità sociale” come ridefinita dalla Legge 81.
Inoltre, fra le persone dichiarate “non dimissibili” per ragioni diverse dalla pericolosità sociale, ben il 40% (circa 160 unità) lo è per “motivazioni cliniche”: una tale motivazione non sembra accettabile vista la ratio della nuova legge che sposta l’asse del’intervento dall’Opg al territorio...

 

Le Rems

I dati della Relazione sulle persone “dimissibili” segnalano che le Rems sono quantomeno residuali.
Realizzarle a tutti i costi (attualmente sono oltre 900 i posti progettati) sarebbe uno spreco e una scelta sbagliata.
Dalla Relazione risulta confermato, salvo eccezioni, impossibile costruire le Rems nei tempi previsti dalla Legge per chiudere gli OPG (31.3.2015). Questo solo in minima parte è un ritardo dovuto alle Regioni, sono le norme vigenti che impediscono tempi più celeri.

Ma non è un male: è semmai un’opportunità per rivedere i programmi regionali, destinando i finanziamenti in conto capitale e quelli correnti al potenziamento dei Servizi socio sanitari, DSM in primis (come prevede la stessa legge 81) e ai budget per i PTRI.
Anche per questo bisogna sbloccare il riparto dei finanziamenti di parte corrente e a dare indicazioni in questo senso in sede di Organismo di Monitoraggio e Coordinamento.
È augurabile pure che alcune regioni virtuose possano presentare progetti residenziali alternativi alle Rems
Si conferma che il tratto più interessante della legge 81 è aver spostato il baricentro dal binomio “malattia mentale/pericolosità sociale e cura/cusotodia” (Opg o Rems) ai progetti di cura e riabilitazione individuali e nel territorio. Cambiando la vecchia normativa (la legge 9/2012) si è aperta una nuova fase per applicare le nuove norme nello spirito della “legge 180”.
Perciò i programmi delle Regioni possono e devono spostare attenzione e investimenti dalle Rems (i cosiddetti mini Opg) ai percorsi di cura e riabilitazione individuali, per evitare l’internamento, potenziando i servizi socio-sanitari territoriali, che servono a tutti i cittadini. Ed è quello che sta accadendo in alcune Regioni.
La legge 81 va applicata in questa direzione, anche per scongiurare ulteriori proroghe della chiusura degli OPG e per orientare gli stessi eventuali commissariamenti per le regioni inadempienti.
Per quanto riguarda gli atti della Magistratura, secondo la Relazione illustrata, risulterebbe:

  • persistenza delle misure di sicurezza provvisorie (1/3 degli internati)
  • (per chi è già internato) una riduzione dei tempi per il riesame della pericolosità sociale e per la fissazione della nuova udienza. Nelle ordinanze viene prescritto un termine entro il quale i servizi devono definire un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individuale (PTRI), avendo come finalità misure alternative alla detenzione
  • che la proroga della misura di sicurezza detentiva in OPG è decisa perché persiste la pericolosità sociale o riemerge uno “scompenso psico patologico”. Su questo punto è indispensabile un approfondimento: quale “scompenso” si affronta/risolve con il ricovero in OPG ? Questa motivazione contrasta con lo “spirito” della legge 81 (e della stessa legge 180 …).
  • non vi sono ancora dati sulle dimissioni per decorrenza dei termini della misura di sicurezza detentiva (quindi anche per evitare i cosiddetti “ergastoli bianchi). La cui durata massima secondo la nuova legge non può essere superiore a quella della pena per corrispondente reato”. Dalla Relazione risultano due “tendenze” per questi casi: dimissioni dall’Opg senza condizioni o con libertà vigilata. Entrambe hanno una ragionevolezza: la libertà vigilata “mantiene” in qualche modo una attenzione alla persona, può funzionare come momento di presa in carico ma la espone al rischio di violare prescrizioni e quindi di tornare in Opg, mentre la liberazione incondizionata evita questo rischio ma può accompagnarsi all'abbandono della persona. Su questo problema è necessario aprire un confronto.

Non è chiaro invece quanti detenuti (ex articolo 148 CP) siano stati inviati e siano ancora in Opg dopo l’approvazione della legge 81.
In ogni caso risulta indispensabile diffondere le migliori pratiche e i protocolli di collaborazione tra Magistratura e Regioni (Asl/Dsm).

La Relazione al Parlamento, presentata nel rispetto dei tempi previsti, chiara e con dati trasparenti, ci conferma nell’idea che non servono proroghe, né Rems. La relazione dimostra che gran parte degli internati risulta dimissibile, ora è possibile chiudere gli Opg e spostare gli interventi (e le risorse) per la cura delle persone nel territorio.

p. stopOPG:
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella, Denise Amerini - 3 novembre 2014

 


ATTI PARLAMENTARI - Testo Prima Relazione al Parlamento sul programma di superamento OPG


 

Report dell'incontro al Ministero della Salute con il Sottosegretario on. Vito De Filippo del 1 ottobre 2014

 

Il 1 ottobre si è svolto, come previsto, l’incontro al Ministero della Salute con il Sottosegretario on. Vito De Filippo per fare  il punto sul processo di superamento degli OPG, in particolare sull’attuazione della recente legge 81/2014. Per stopOPG erano presenti: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella e Denise Amerini.

Il sottosegretario on. De Filippo è intervenuto: ha illustrato la 1^ Relazione trimestrale, appena inviata al Parlamento, sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, prevista dalla legge 81/2014 (vedi allegato), ha comunicato che il 2 ottobre 2014 è prevista la prima riunione dell’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG – formato da rappresentanti del Governo e delle Regioni, ha assicurato che proseguirà il confronto con stopOPG, esprimendo una valutazione positiva sulla legge 81/2014.

Come stopOPG: abbiamo espresso apprezzamento sia per la disponibilità al confronto manifestata dal Sottosegretario che per il rispetto dei tempi di presentazione della Relazione al Parlamento e per alcuni contenuti che ci sono stati illustrati (riservandoci di verificarla più attentamente al momento della pubblicazione). Abbiamo inoltre ribadito che la legge 81 – pur con carenze e limiti - è una “buona legge” e va applicata bene (vedi comunicato). Attuare bene la nuova legge - e chiudere gli OPG senza ulteriori proroghe - risponde non solo al diritto alla cura delle persone internate ma all’esigenza di rilanciare il ruolo dei servizi socio sanitari e di salute mentale nel territorio per tutta la popolazione.

Dalla Relazione del Governo sugli OPG si conferma che le REMS (i mini OPG) sono inutili e quantomeno residuali e che bisogna riconvertire le risorse sui percorsi di cura e riabilitazione individuali.

Assemblea delle organizzazioni aderenti al comitato sardo Stop Opg e delle organizzazioni aderenti al Mese dei Diritti Umani edizione 2014

Martedì 7 Ottobre alle 17.30 è convocata l'assemblea delle organizzazioni aderenti al comitato sardo Stop Opg e delle organizzazioni aderenti al Mese dei Diritti Umani edizione 2014.

L'assemblea si svolgerà a Cagliari in Via Romagna n.16, presso la sede Asarp nel Padiglione "E" della Cittadella della Salute.

All'ordine del giorno faremo il punto della situazione sul superamento degli Opg e sul concreto rischio di costruzione di nuove strutture regionali con caratteristiche manicomiali. Per questo motivo diventa necessaria la riorganizzazione dell'edizione 2014 del “Mese dei Diritti Umani”, la campagna di sensibilizzazione del comitato sardo “Stop Opg” che vuole coinvolgere la società civile, il mondo della cultura, della conoscenza, dell’arte e tutte le cittadine e i cittadini interessati e sensibili al rispetto dei diritti umani. Certi della vostro impegno e del vostro sostegno, vi chiediamo di confermare la vostra presenza all'assemblea.

 

La segreteria organizzativa

Mese dei Diritti Umani 2014
Gisella Trincas 3381597287

Antonello Murgia 3888966430
Roberto Loddo 3405395932
stopopgsardegna@gmail.com

Chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari: superare ritardi e incongruenze

Con oltre due mesi di ritardo la Conferenza delle Regioni ha finalmente nominato i propri rappresentanti nell’Organismo di coordinamento per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (previsto dalla nuova Legge n. 81/2014 all’articolo 1 comma 2 bis). Sono gli Assessori regionali alla Salute di: Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna e Toscana che rappresenteranno tutte le regioni italiane.
L’Organismo ha il compito delicatissimo di esercitare funzioni di monitoraggio e di coordinamento delle iniziative assunte per garantire il completamento del processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e di relazionare al Parlamento.
Sollecitiamo il Ministero della Salute a convocarlo immediatamente.
Il nuovo Organismo deve agire subito, perché vi sono ritardi e incongruenze nell’attuazione della nuova legge: dopo una flessione iniziale risultano in aumento i “nuovi ingressi” in Opg, mentre molte regioni invece di ridurre al minimo indispensabile i posti nelle Rems (i “mini Opg”) insistono per costruire queste neo strutture manicomiali, trascurando i progetti terapeutico riabilitativi individuali alternativi all’internamento.
Si profila così il rischio non solo di un’ulteriore inaccettabile proroga, ma di uno stravolgimento della nuova legge: i vecchi Opg sarebbero sostituiti da nuove strutture regionali di tipo manicomiale. Ancora una volta la custodia e la segregazione delle persone al posto della cura e del reinserimento sociale.
Per questo stopOPG riprende la sua mobilitazione: l’obbiettivo resta abolire le parti del codice penale che tengono in vita l’Opg e quindi la logica manicomiale. E nel frattempo attuare questa buona legge, che ha finalmente considerato l’Opg, come era il manicomio, luogo “inadatto” alla cura e ha fornito concrete opportunità per chiuderli.

Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella

Roma, 15 settembre 2014

 

Condividi contenuti