OPG superamento

Dopo gli OPG. Rems, criminale è la nostalgia del manicomio. di Francesco Maisto

 

Quando qualche autorevole magistrato di sorveglianza evoca un manicomio giudiziario come Castiglione delle Stiviere «all’avanguardia per quanto riguarda trattamenti e terapie…un errore non coltivare quell’esperienza», nel presente clima culturale e politico di reistituzionalizzazione e ricarcerizzazione, bisogna proprio allarmarsi.

Così facendo si dimenticano i tanti trattamenti inumani, degradanti, violenti, osceni, strutturali ed illegali connaturati ai manicomi giudiziari, rimasti in larga parte “latrine” (secondo la qualificazione di Lombroso), come reso evidente dall’Indagine della Commissione parlamentare Marino sulle condizioni degli Opg.

La vecchia dottrina penalistica ed alienistica classificava gli autori di reato in rei-folli (i rei divenuti successivamente folli) e in folli-rei ( i soggetti già folli che commettevano reati), tutti destinati alla discarica del manicomio giudiziario – poi ingentilito con l’ossimoro ospedale psichiatrico giudiziario- in cui gli internati erano marchiati da presunzioni giuridiche assolute di pericolosità sociale rivedibili a scadenze fisse, cancellate, dopo un lungo lavorio dalla Corte Costituzionale, dalla Legge Gozzini ed infine, dalla legge 81 del 2014.

E’ vero che questa legge ha sancito la chiusura degli Opg, ma al contempo, ha previsto un termine per le misure di sicurezza detentive (prima indeterminate); ha espunto l’handicap sociale dai criteri di valutazione della pericolosità sociale; ha reso obbligatori i programmi terapeutici individualizzati e, solo in via subordinata, ha previsto l’istituzione di piccole strutture terapeutiche denominate Rems (Residenze per la esecuzione delle misure di sicurezza detentive psichiatriche), come uno degli esiti del proscioglimento per infermità o seminfermità mentale con ritenuta attualità della pericolosità sociale. Le Rems come strutture sanitarie e non penitenziarie, come strutture e non istituzioni totali, come strutture sicure non chiuse, strutture di gestione dell’aggressività e della fragilità, e non di contenzione e di trattamenti sanitari obbligatori, strutture temporanee. E dunque, non le Rems al posto degli Opg, secondo la diversa narrazione del Capo del Dap e di magistrati che aderiscono alle correnti psichiatriche istituzionalizzanti.

E’ vero che attualmente alcune centinaia di soggetti con patologie psichiatriche, ritenuti pericolosi, sono in lista di attesa per una assegnazione alle Rems oppure illegalmente trattenuti nelle patrie galere, ma ciò non è certamente imputabile a carenze della legge, né all’insensibilità di tutte le Regioni.

Tante sono le omissioni che continuano a minare la completa e puntuale attuazione del trattamento penale degli infermi di mente. Le proposte degli Stati Generali non sono state recepite da questo Governo. In particolare, la mancata abrogazione dell’art. 148 del codice penale e la riduzione della possibilità di ricorrere a misure alternative, ha impedito la creazione di un sistema unitario con la possibilità di un adeguato trattamento in carcere. L’interlocuzione tra il sistema di giustizia penale ed il sistema dei servizi psichiatrici, auspicata dal Consiglio Superiore della Magistratura con due Risoluzioni precise e stringenti, non vede attivo un livello nazionale, ma è lasciata alle singole Regioni (sono stati prodotti protocolli solo in Emilia, Lazio, e a Brescia). Le prassi del Dap non sono cambiate rispetto a quelle praticate con la vecchia normativa. Non è stata attivata la Conferenza nazionale sulla salute mentale e l’Accordo Stato-Regioni del 26 febbraio 2015 non è stato ancora rivisto.

Non stupisce, dunque, se, in un clima politico “repressivo” e regressivo, riprenda vigore l’ipotesi di soluzioni istituzionalizzanti piuttosto che la scelta di un sistema incentrato sulla comunità.

Fonte: Il Manifesto 30.1.2019

 

 

 

 

 

 

Francesco Maisto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua il Viaggio di stopOPG nelle Rems, ora come “OSSERVATORIO sul superamento degli Opg e sulle Rems PER LA SALUTE MENTALE”.

 

Il 24 luglio 2018 una nostra delegazione - composta da Stefano Cecconi, Nerina Dirindin, Maria Grazia Giannichedda, Michele Miravalle, dai referenti regionali Annamaria Accetta, Antonella Barbagallo, Enrico Di Croce, Ivana Dello Preite e da Benedetta Perego osservatrice di Antigone Piemonte - ha visitato  la Rems di Bra (CN) e di S. Maurizio Canavese (TO).

 

 

 

 

 

Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Rems”

Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Rems” promosso da stopOPG in collaborazione con Antigone

IL PROGETTO

Perché nasce l’osservatorio

  • Quando è stato avviato “Il Viaggio nelle Rems”   stopOPG ha dichiarato: “Il rischio che i vecchi contenitori manicomiali, gli Opg, siano sostituiti dalle Rems è enorme. Per questo bisogna accendere i fari sulle Rems. … per tenere sotto controllo e diminuire il numero di posti e perché le Rems diventino davvero l’extrema ratio come prevede la legge 81/2014. … perché le Rems siano attraversabili e visitabili, organizzate e  gestite nel riconoscimento dei diritti delle persone assistite e degli operatori (ai quali non possono essere richieste funzioni di custodia ma solo di cura), senza segregazione, senza utilizzo di mezzi coercitivi, con la presa in cura globale di ogni persona da parte dei servizi del territorio, e in un rapporto costante con la magistratura per rendere transitorio l'internamento.”
  • Il viaggio nelle Rems è stato importante, ha permesso di incontrare le persone internate e gli operatori, i volontari e le istituzioni locali. Ha confermato il ruolo decisivo della partecipazione democratica della società civile nel sostenere processi di riforma per affermare tutele sociali e diritti. E’ servito per segnalare le buone pratiche e denunciare  le forma di deriva repressivo custodialistiche di alcune situazioni. Ha anche confermato e riproposto che il processo di superamento degli Opg vada ben oltre le Rems, mettendo in gioco oltre le riforme del codice penale, le organizzazioni dei Dipartimenti di salute mentale e del welfare come il carcere. Se la Legge 81/2014 considera le Rems un’extrema ratio e privilegia misure di sicurezza non detentive, come confermato dal Parere del CSM 19.4.2017: “il ricorso alle misure di sicurezza detentive, per il non imputabile, deve considerarsi la soluzione estrema e residuale”, è necessario assicurare alle persone adeguati interventi sanitari e di integrazione sociale  nel territorio. Come interventi  di presa in carico per la tutela della salute mentale nel carcere e di alternative alla detenzione.
  • Accanto alle Rems dunque bisogna osservare i comportamenti di tutti gli attori impegnati in questa vicenda: i Ministeri della Salute e della Giustizia (e il DAP), le Regioni, le Aziende Sanitarie Locali e i loro Dipartimenti di Salute Mentale (e più in generale i servizi del welfare locale sanitari e quelli sociali dei Comuni), la Magistratura. Con attenzione precipua alla presa in carico delle persone attraverso  progetti individuali da parte dei Dipartimenti di salute mentale quale contrasto all’abbandono o a deleghe istituzionalizzanti. E soprattutto osservare le condizioni delle persone che vivono questa esperienza

    … LEGGI IL PROGETTO

     

  • Vedi anche Report riunione Progetto Osservatorio 24.1.2018

 

 

 

Rems di Barete, immobilismo della Regione. La denuncia di stopOPG Abruzzo

Un dannoso immobilismo da parte della Regione Abruzzo che “ancora non delibera come definitiva la Rems di Barete, non rimodulando di conseguenza il programma al ministero e non permettendo lo svincolo dei finanziamenti governativi”.
 

 

 

 

 

Oltre le Rems: costruzione di percorsi di salute e di inclusione

 

Il corso di formazione a Trieste il 9 e 10 marzo 2018 è promosso da U.C.O. Clinica Psichiatrica Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute Università degli Studi di Trieste e da Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo – Franco Basaglia In partnership con Il Coordinamento nazionale Rems Con il Patrocinio di Università degli Studi di Trieste Azienda Sanitaria

 

venerdì 9 marzo ore 18 

presentazione del libro “Liberarsi della necessità degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Quasi un manuale” di Pietro Pellegrini. Con l’autore discutono Stefano Cecconi e Franco Rotelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo gli OPG, le REMS e le articolazioni psichiatriche penitenziarie. Nel mezzo di una riforma possibile


Il nuovo ruolo delle amministrazioni

sanitaria e penitenziaria

e della società civile

in un percorso all’avanguardia in Europa

 

Giovedì 18 gennaio 2018, ore 17.00
Auditorium Vivaldi
Biblioteca Nazionale Universitaria
Piazza Carlo Alberto, 3  - Torino

 

 

Il VIDEO del dibattito da www.radioradicale.it

 

 

il PROGRAMMA dell'iniziativa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Liberarsi dalla necessità degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. un libro di Pietro Pellegrini

 

(Collana 180 edizioni alpha beta verlag)  ...leggi tutto (fare pagina interna il con testo che segue)

 

Liberarsi dalla necessità degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. un libro di Pietro Pellegrini

Le Edizioni alphabeta Verlag di Merano pubblicano Liberarsi della necessità degli ospedali psichiatrici giudiziari. Quasi un manuale. (2017, pp 340, € 16,00, Edizioni alphabeta Verlag). Era il 2012 quando il Parlamento italiano nel votare la legge “svuota carceri” approvò un emendamento che affrontava la questione dei manicomi giudiziari, prendeva atto del rapporto della Commissione parlamentare d'Inchiesta presieduta dal senatore Ignazio Marino che denunciava le condizioni non più sopportabili di quei luoghi, la negazione di ogni diritto per gli internati, l'arcaismo dell'impianto legislativo risalente al codice Rocco del 1930.

La rete delle associazioni e il sindacato Cgil attivi intorno alla “questione psichiatrica” si attivarono convergendo nel cartello Stopopg che ha organizzato e sostenuto la difficile campagna. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo discorso alla nazione del Capodanno 2012 pronunciò un insolito, accorato e commosso appello definendo quei luoghi “indegni di una società appena civile”. Nel novembre 2013 il viaggio di Marco Cavallo in tutti gli Opg fu il momento di maggiore visibilità della campagna. Il 30 maggio 2014 venne varata la legge 81/2014 che sancì il definitivo superamento degli Opg. Si giunse al marzo 2015 quando finalmente i primi internati cominciarono a uscire da quelle istituzioni e si avviò un difficile cammino per rendere definitiva quella auspicata chiusura. Sono seguiti due anni di intensa attività per regolamentare, trovare percorsi adeguati, affrontare per la prima volta in un campo così ruvido la secolare contraddizione tra il bisogno di protezione sociale, la limitazione della libertà per gli autori di reato e l'assoluta necessità di affermare il diritto alla cura e alla salute. A gennaio del 2017 l'ultimo internato lasciò l'Opg di Barcellona Pozzo di Gotto. 

… vai al sito della Collana 180

 

 

 

 

A Roma il 24 gennaio presso la sede di Antigone si è svolta, come previsto, la riunione per organizzare “l’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle Rems”,

A Roma il 24 gennaio presso la sede di Antigone si è svolta, come previsto, la riunione per organizzare “l’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle Rems”, promosso da stopOPG in collaborazione con Antigone. Alla riunione hanno partecipato Stefano Cecconi, Patrizio Gonnella, Giovanna Del Giudice, Alessio Scandurra, Valentina Calderone, Fabio Gui, Vito D’Anza e in video collegamento Daniele Pulino.

L’ipotesi discussa è di trasformare “Il Viaggio di stopOPG nelle Rems” in qualcosa di più stabile e strutturato: appunto un Osservatorio.

Si tratta di monitorare il complesso processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che va ben oltre la situazione osservabile nelle Rems. Non dimenticando le relazioni con gli osservatori sulla situazione in carcere, e con gli stessi Garanti delle persone private della libertà. Dopo una ricca discussione si è deciso di presentare un’ipotesi di progetto da valutare tra le Associazioni promotrici il Comitato e quindi da presentare ufficialmente. 

Per questo, si è detto, bisogna individuare, e formare, dei referenti dell’Osservatorio in ciascuna regione, predisporre una griglia per raccogliere i dati più significativi sul superamento degli OPG e in generale sul rispetto del diritto alla salute (mentale) e alle cure, e dei diritti civili e sociali, delle persone con misura di sicurezza o nell’esecuzione della pena (es. dati quantitativi e qualitativi sulle persone prosciolte: senza misura di sicurezza, con misura di sicurezza non detentiva, con misura di sicurezza in Rems; dati sulle persone prese in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale in misura di sicurezza e nell’esecuzione della pena in carcere e fuori, ecc.”). L’osservazione mira a evidenziare come l’attuazione della legge 81/2014 di riforma degli Opg privilegi le misure non detentive, considerando le Rems una extrema ratio. Lo stesso può valere per il carcere.

E’ evidente che si tratta di una necessaria evoluzione di “stopOPG” dopo il successo della lunga campagna per la chiusura dei manicomi giudiziari, per seguire e sollecitare il processo di superamento degli Opg e quindi della logica manicomiale che li sostiene.

 

Report della visita di stopgOPG alla Rems di Capoterra in Sardegna (11 novembre 2017)

L’11 novembre 2017 il comitato StopOpg ha visitato la Rems di Capoterra (Ca), per la seconda volta dopo la sua apertura. All’incontro hanno partecipato Giovanna Del Giudice (StopOpg), Gisella Trincas (Unasam), Caterina Cocco e Elisabetta Perrier (Cgil regionale e Cgil di Cagliari). Ad accogliere la delegazione il responsabile della Rems, dott. Riccardo Curreli.

Dopo i saluti e una breve visita degli spazi, il gruppo si è riunito nello studio del responsabile. All’incontro erano presenti rappresentanti di tutte le professioni sanitarie: infermiere, operatore socio sanitario, psicologa, tecnico della riabilitazione, assistente sociale. Presente pure una guardia giurata. Hanno partecipato all’incontro anche due persone residenti, di queste una si è allontanata all’ora del pranzo, mentre un altro residente ha chiesto di partecipare. La porta aperta dello studio ha permesso uno scambio libero tra dentro e fuori. Tutti gli operatori e i residenti hanno partecipato in maniera attiva all’incontro

 

 

IL REPORT

Lettera aperta dall’ex OPG, ora Casa Circondariale, di Barcellona Pozzo di Gotto. di don Giuseppe Insana

Barcellona Pozzo di Gotto, ottobre 2017

Speravamo che col Superamento definitivo dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario  mediante la Valida Legge 81/2014 finalmente le persone con malattia mentale autori di reato potessero avere una cura adeguata e una vita dignitosa. Di fatto purtroppo non è così.
Nella Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ex OPG) oggi restano ristrette 60 persone detenute di cui 45 minorati psichici e 15 ex art. C.P. 148 con sopravvenuta malattia mentale in una situazione di vita peggiore dell’OPG.
Conducono una vita in reparti completamente chiusi e soli, dove regna abbandono, solitudine, ozio, noia, aggressioni, autolesioni, tentati suicidi e, qualche volta, suicidio. Quasi tutti rifiutano l’ora di passeggio; pochi frequentano corso professionale o scuola; solo qualcuno, molto saltuariamente, usufruisce del beneficio di Permesso anche se l’Associazione di Volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” continua a dichiarare la disponibilità ad accogliere detenuti per eventuali permessi con o senza famiglia.
L’Asp 5 di Messina si era impegnata a gestire a partire dal mese di febbraio 2017 le persone detenute con malattia mentale nello stesso modo delle Residenze Sanitarie esterne (Comunità Terapeutica Assistita) con operatori capaci a curare e a riabilitare quali: psichiatra, psicologo, tecnici di riabilitazione e infermieri Ma, di fatto, ad ottobre ancora non ha effettuato quanto promesso e annunciato.
La Calabria e Puglia avrebbero dovuto accogliere i detenuti malati mentali delle loro regioni in una Casa di Pena; ma ancora risultano inadempienti.
L’Associazione di Volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” che nei decenni passati, con l’autorizzazione della Magistratura competente, ha accolto centinaia di persone sottoposte a misura di sicurezza e gestito in regime di Libertà Vigilata, di art. 21 con attività formativa di Ceramica, avendo avuto approvato un Progetto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  che dà opportunità a sei detenuti malati mentali di partecipare, con art. 21,all’esterno ad un Laboratorio agricolo, attende da due mesi i detenuti designati e proposti  dall’equipe di trattamento che, con la dovuta autorizzazione della Magistratura, per potere dare l’avvio del Progetto.
Corre l’obbligo di precisare che, ancora oggi, nella Casa Circondariale di Barcellona restano ristrette indebitamente due persone con misura di sicurezza definitiva e una persona con misura di sicurezza provvisoria in attesa di posto nelle REMS.

 

Insana Giuseppe

 

 


Associazione di Volontariato
Casa di Solidarietà e Accoglienza (tra i promotori di stopOPG)
Via Garibaldi n. 682, Barcellona P.G.
Tel./ fax 090.9761183
email: giuseppe.insana@tiscali.it

Per stopOPG buone le intenzioni del Ministero su attuazione recente legge “Giustizia penale”: alleggerire il carico delle Rems, rivedere doppio binario …

Nella scheda - consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia - che illustra la recente legge delega sulla Giustizia penale sono fornite indicazioni, in buona parte condivisibili, su come attuare la legge nella parte che riguarda le Rems e le misure di sicurezza. In coerenza con gli Ordini del Giorno approvati in Parlamento la scheda dichiara esplicitamente che “l’effetto di tali modifiche sarà proprio quello auspicato dell’alleggerimento del carico delle Rems” e ancora “in caso di capacità ridotta, l'abolizione del doppio binario …”. La scheda invece non è condivisibile laddove sembra rinunciare alla possibilità di eseguire misure non detentive anche per coloro che versino in stato di infermità psichica sopravvenuta, di vizio parziale di mente e per coloro che sono sottoposti alla misura di sicurezza provvisoria. stopOPG, conferma la disponibilità al confronto.

La scheda del Ministero della Giustizia commentata con le note di stopOPG

“Delega al Governo in materia di regime di procedibilità per taluni reati, di revisione delle misure di sicurezza e del casellario giudiziale

Quanto al delicato tema del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari in favore delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (c.d. Rems), il Governo mira a prevedere la destinazione alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) in via prioritaria per i condannati per i quali sia stato accertato in via definitiva lo stato di infermità al momento della commissione del fatto, da cui derivi il giudizio di pericolosità sociale. (nota 1 di stopOPG: indicazione condivisibile ma nel testo c’è un errore: non è corretto riferirsi a “condannati” in quanto si tratta di “persone prosciolte e destinatarie di una misura di sicurezza”)

Mentre per coloro che versino in stato di infermità psichica sopravvenuta, di vizio parziale di mente e per coloro che sono sottoposti alla misura di sicurezza provvisoria, mira a prevedere la collocazione prioritaria presso sezioni specializzate degli Istituti penitenziari atti ad assicurare trattamenti terapeutici e riabilitativi che tengano conto delle peculiari esigenze di cura di ciascun soggetto. (nota 2 di stopOPG: indicazione condivisibile, con la precisazione della nota 3)

Tale scelta trova la sua ratio nella necessità di bilanciare l’esigenza di tutela della salute della persona, che viene allocata in un ambiente, pur all’interno del circuito penitenziario, dedicato all’osservazione e all’assistenza psichiatrica, in grado di garantire la continuità terapeutica, con quella della sicurezza sociale, che si realizza mantenendo in ambito intramurario tutti quei soggetti per i quali non sia stato ancora accertato in modo definitivo lo stato di malattia. (nota 3 di stopOPG: qui va precisato che deve sempre essere valutata l’opportunità di eseguire misure non detentive).

Non è da trascurare, inoltre, come l’effetto di tali modifiche sarà proprio quello auspicato dell’alleggerimento del carico delle Rems che renderà possibile una migliore gestione personalizzata dei pazienti e un più idoneo rapporto tra operatori ed internati.

Ciò posto, è poi apprezzabile è l’indicazione di delega relativa al superamento del rigido concetto di infermità mentale per aprire alla rilevanza anche dei disturbi della personalità, sebbene la giurisprudenza abbia già fatto grandi passi avanti in questa direzione. (nota 4 di stopOPG: la questione va approfondita)

Si dettano ancora deleghe per riformare la disciplina delle misure di sicurezza personali, prevedendo, in caso di capacità ridotta, l'abolizione del doppio binario e l'introduzione di un trattamento sanzionatorio finalizzato al superamento delle condizioni che hanno ridotto la capacità dell'agente, anche mediante il ricorso a trattamenti terapeutici o riabilitativi. Il tema trattato è particolarmente delicato, pari è stata l’attenzione posta nella formulazione dei principi di delega.”(nota 5 di stopOPG: indicazione condvisibile)

StopOPG ha incontrato il Presidente della Comm.ne Affari Sociali della Camera on. Marazziti: apprezzamento per Ordini del Giorno che vincolano il Governo sulle Rems

Si è svolto oggi alla Camera l’incontro fra una delegazione del Comitato nazionale stopOPG (Stefano Cecconi, Maria Grazia Giannichedda, Denise Amerini) e l’on. Mario Marazziti Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera.

 

 

Si è discusso dell’avvenuta approvazione del Disegno di Legge AC 4368 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario”, che con l’art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, rischiava di riportare in vigore le norme dei vecchi OPG. Considerato che la questione di fiducia posta dal Governo ha impedito di presentare emendamenti, sono stati presentati e approvati alcuni Ordini del Giorno per condizionare l’attuazione della norma (ricordiamo che si tratta di una legge delega per la cui attuazione sono previsti decreti legislativi del Governo).

stopOPG ha espresso apprezzamento sugli Ordini del Giorno approvati (vedi elenco sottostante), e un ringraziamento alle/ai deputate/i che li hanno proposti.

L’importante Ordine del Giorno presentato dal Presidente Marazziti -  insieme al Presidente della Commissione Ambiente on. Realacci e altri  - restringe di molto la possibilità di ricovero nelle Rems testualmente:limitare per casi eccezionali e transitori- per i detenuti (con sopraggiunta malattia mentale o in osservazione) e per le persone con misure di sicurezza provvisoria. Mentre, come auspicavamo, afferma che il diritto alla salute e alle cure dei detenuti va garantito con adeguata potenziamento delle sezioni di cura nelle carceri e attraverso misure alternative alla detenzione, e sempre con la presa in carico da parte dei servizi di salute mentale delle Asl. Infine è importante che l’O.d.G. affronti anche la questione delle Case di Cura e Custodia.

Proprio consapevoli che gli Ordini del Giorno, pur vincolanti e chiari, non sono atto di legge, si è convenuto di insistere con il Governo affinché siano rispettati. 

Infine, durante l’incontro, si è convenuto necessario mantenere alta l’attenzione sul processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, sulle criticità aperte, sull’esperienza delle Rems e sullo sviluppo delle pratiche di cura e riabilitazione che consentono l’adozione delle misure alternative alla detenzione, nello spirito della legge di Riforma 81/2014. E tenuto conto dell’importante delibera del Consiglio Superiore della Magistratura (vedi CSM 19.4.2017)

In questo senso al termine dell’incontro si è ritenuto utile:

  • venga assunta anche in sede parlamentare un’iniziativa per la riattivazione dell’Organismo nazionale di monitoraggio del superamento degli OPG (composto da rappresentanti dei Ministeri della Salute e della Giustizia, delle Regioni, della Magistratura e che va aperto alla partecipazione delle associazioni impegnate sul tema);
  • richiedere al Governo di mantenere l’impegno a presentare la Relazione periodica al Parlamento sul superamento degli OPG;
  • sia organizzata a settembre, a cura della Commissione Affari Sociali, un seminario di approfondimento sul processo di superamento degli OPG.

 

Gli Ordini del Giorno approvati:

9/4368/4. Piazzoni, Mariano, Carnevali, Capone, Patriarca, Paola Bragantini, D’Incecco, Amato, Palese

9/4368/5. Daniele Farina, Andrea Maestri

9/4368/6. Miotto, Palese

9/4368/8. (Testo modificato nel corso della seduta) Marazziti, Realacci, Miotto, Bruno, Bossio.

9/4368/14. (Testo modificato nel corso della seduta) Fossati, Laforgia, Murer, Fontanelli, Nicchi, Sannicandro, Rostan, Leva, Martelli

9/4368/15. Beni, Palese

9/4368/18. Mattiello

9/4368/34. (Testo modificato nel corso della seduta) Baroni, Ferraresi, Sarti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Colletti.

Per leggere il testo degli Ordini del Giorno vedi allegato o vai al link http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0813/leg.17.sed0813.allegato_a.pdf

Il giorno 13 giugno, data di ripresa della discussione alla Camera del disegno di legge che rischia di riportare in vigore le norme dei vecchi OPG

  • il 13 giugno riprende in Aula alla Camera la discussione sul disegno di legge che rischia di riportare in vigore le norme dei vecchi OPG: AC 4368 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368
  • Sollecitiamo le/i deputate/i a presentare (o a ripresentare) gli Emendamenti, tenuto conto dell’importante parere della Commissione Affari Sociali (vedi pagina web stopopg). Il termine per la presentazione degli emendamenti scade il 12 giugno p.v. Per il momento il Governo ha deciso di NON porre la fiducia.
  • Con la staffetta del Digiuno (13 aprile 30 maggio), alla quale hanno partecipato 206 persone in 49 giorni, abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti ma la mobilitazione deve continuare.
  • Pertanto il giorno 13 giugno, data di ripresa della discussione alla Camera del D.d.L., si terrà una giornata di digiuno collettivo dei rappresentanti del comitato stopOPG – aperta a tutti - alla quale al momento hanno aderito: Stefano Cecconi, Franco Corleone, Denise Amerini, Stefano Anastasia, Giovanna Del Giudice, Peppe Dell’Acqua, Vito D’Anza, Nerina Dirindin, Maria Grazia Giannichedda, Patrizio Gonnella, Gisella Trincas …
  • Per aderire alla giornata di digiuno scrivere a redazione@stopopg.it, indicando Nome, Cognome, Città, Qualifica, ev. Associazione di appartenenza
  • Come abbiamo più volte affermato, se il problema che si vuol risolvere con la norma è garantire l’assistenza sanitaria ai detenuti, troppo spesso impedita dalle drammatiche condizioni delle carceri, la soluzione è ben altra. Occorre qualificare e implementare nelle carceri i programmi dei Dipartimenti di salute mentale di prevenzione e di presa in carico delle persone con problemi di salute mentale, anche attraverso le sezioni di osservazione psichiatrica e le previste articolazioni psichiatriche nelle carceri stesse (con strutture e personale adeguato e formato). Ma soprattutto incentivare le misure alternative alla detenzione. Così invece le Rems diventerebbero il contenitore unico per i “folli rei e per i rei folli”, riproducendo all’infinito la logica manicomiale.

 

stopOPG dal 1 giugno sospende la staffetta del digiuno, ottenuti importanti risultati contro il ritorno alle vecchie norme sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ma la mobilitazione continua …

  • La staffetta del Digiuno continua fino al 30 maggio. Dal 1 giugno la mobilitazione è sospesa fino alla ripresa della discussione in Aula alla Camera del disegno di legge AC 4368 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario”. Allora decideremo come proseguire l’iniziativa.
  • La staffetta del Digiuno, alla quale hanno partecipato 197 persone in 49 giorni, è partita il 12 aprile, con l’avvio della discussione alla Camera del Disegno di Legge AC 4368, per ottenere lo stralcio della norma che riporta agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (art. 1 comma 16 lettera d AC 4368). Questa norma, se approvata, delega il Governo a emanare un decreto che potrebbe disporre il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.
  • Come abbiamo più volte affermato, se il problema che si vuol risolvere con l’emendamento è garantire l’assistenza sanitaria ai detenuti, troppo spesso impedita dalle drammatiche condizioni delle carceri, la soluzione è ben altra. Occorre qualificare e implementare nelle carceri i programmi dei Dipartimenti di salute mentale  di prevenzione e di presa in carico delle persone con problemi di salute mentale, anche attraverso le sezioni di osservazione psichiatrica e le previste articolazioni psichiatriche nelle carceri stesse (con strutture e personale adeguato e formato). Ma soprattutto incentivare le misure alternative alla detenzione. Così invece le Rems diventerebbero il contenitore unico per i “folli rei e per i rei folli”, riproducendo all’infinito la logica manicomiale.
  • Grazie alla staffetta del Digiuno abbiamo ottenuto alcuni risultati concreti:
  • il Documento del Consiglio Superiore della Magistratura … leggi
  • il Documento della Conferenza delle Regioni e P.A. per lo stralcio della norma … leggi (e la lettera del Presidente Bonaccini a stopOPG … leggi)
  • la presentazione alla Camera di diversi Emendamenti soppressivi o che modificano la norma … leggi
  • L’approvazione dell’importante PARERE della Commissione Affari Sociali (Presidente Marazziti) che rivede profondamente la norma  ... leggi
  • L’intervento della Relatrice al D.d.L. (on. Ferranti) Presidente della Commissione Giustizia alla Camera (e la sua Relazione) … leggi

E intanto il 18 maggio è nato il Coordinamento delle Rems … leggi

I risultati ottenuti ci spingono a mantenere aperta la mobilitazione, sia in vista della ripresa del dibattito alla Camera sul Disegno di Legge (dopo la seduta del 22 maggio è stato rinviato sine die), sia perche la riforma per il superamento degli Opg (legge 81/2014) e quindi della logica manicomiale, abbia successo. Per affermare il diritto alla salute e la dignità di ogni persona, come afferma la nostra Costituzione.

 

p. stopOPG
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Maria Grazia Giannichedda, Patrizio Gonnella

 

Alla Camera presentati emendamenti e un’importante PARERE della Commissione Affari Sociali al disegno di legge AC 4368 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario

 


Emendamenti presentati alla Camera

L’art 1 comma 16 lettera d del ddl, se non modificato, rischia di ripristinare per le REMS le norme valide per i vecchi OPG, circa l’ingresso di persone detenute dal carcere (sopraggiunta malattia mentale, osservazione psichiatrica).

1.    Sono stati presentati alcuni Emendamenti (link al file allegato) , presentati da diversi Deputati (tra cui l’on. Marazziti Presidente della Commissione Affari Sociali), al disegno di legge AC 4368. Alcuni emendamenti cancellano del tutto il testo che stopOPG ha contestato, altri lo modificano in modo da “scongiurare” l’attuazione della parte contestata.

2.    Stiamo lavorando anche per far approvare un Ordine del Giorno che impegni il Governo a non compromettere in ogni caso l’attuazione della legge 81/2014. Ovviamente stiamo insistendo con i Ministri Giustizia e Salute per un confronto che permetta di superare le criticità introdotte dalla norma contestata e anzi rilanci un azione coordinata per l’attuazione della riforma sul superamento degli OPG.

3.    Alleghiamo anche due lettere, proprio sul d.d.l. in discussione: quella del Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che chiede di stralciare l’articolo 1 comma 16 letter d), e la lettera di risposta del Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia  che mira a “ridimensionare” gli effetti della norma contestata.

Di fronte a questa situazione prosegue la staffetta “IO DIGIUNO perché non devono tornare gli OPG”, che ha coinvolto finora 181 “digiunatori”. Abbiamo adesioni fino al 27 maggio (grazie alla partecipazione di numerosi avvocati sollecitata dall’Unione nazionale delle Camere Penali), anche se la staffetta potrebbe concludersi prima: infatti faremo un bilancio della mobilitazione con una conferenza stampa alla Camera in occasione del dibattito in Aula (ipotesi 22/23 maggio).

 


 

PARERE della Commissione Affari Sociali

 

esprime: PARERE FAVOREVOLE con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’opportunità di precisare, all’articolo 1, comma 16, lettera d), alla luce delle previsioni di cui alla legge n. 81 del 2014, che il ricovero nelle REMS dei soggetti per i quali l’infermità di mente sia sopravvenuta durante l’esecuzione della pena, degli imputati sottoposti a misure di sicurezza provvisoria, nonché di tutti coloro per i quali occorra accertare le condizioni psichiche, deve essere considerato quale extrema ratio e nel rispetto dei caratteri di eccezionalità e transitorietà sanciti dalla predetta legge, che individua nelle misure alternative alla detenzione, costruite sulla base di un necessario progetto terapeutico-riabilitativo individuale, la risposta prevalente per i soggetti in questione
...il testo integrale del parere


 

StopOPG sui falsi allarmi per OPG e REMS: bene la precisazione del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Legnini

La dichiarazione del vice Presidente Legnini e la delibera approvata dal CSM smentiscono gli allarmismi riportati da alcuni organi di informazione, tra cui l’Ansa e il TG1 Rai, circa i pericoli derivanti dalla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Sappiamo che gridare “al matto pericoloso” non è una novità, Basaglia stesso raccontava: “… dopo che aprimmo i padiglioni di Gorizia (il manicomio ndr), nel 1963-1964, tutti ci aspettavamo di vedere cose terribili. Cosa mai poteva accadere? Non accadde nulla …”. Ma la delibera del CSM non smentisce solo i falsi allarmi, fa di più: indica chiaramente nelle misure di sicurezza non detentive, possibili grazie ad una collaborazione (frutto di un’adeguata formazione) tra magistratura e servizi di salute mentale, la via maestra voluta dalla legge 81/2014 che ha superato gli Opg, per garantire cure e sicurezza: “il ricorso alle misure di sicurezza detentive, per il non imputabile, deve considerarsi la soluzione estrema e residuale”. E ancora segnala il pericolo derivante dalla previsione inserita nel ddl Giustizia che riporta per le Rems le vecchie norme degli Opg.

 

PRECISAZIONE VICE Presidente CSM LEGNINI su delibera superamento OPG (e REMS)

 

"In merito alla nota dell'ansa relativa alle problematiche del superamento degli OPG, il CSM  precisa che quanto riferito in ordine al fatto che responsabili anche di gravi reati di sangue ma prosciolti per infermità mentale, "vagano nel territorio  ammalati psichiatrici gravi" perche sarebbero piene le REMS, non costituisce affatto oggetto del parere approvato nella seduta di ieri. Si tratta, invece di affermazioni, peraltro non testualmente riportate, rese dal Presidente del Tribunale di sorveglianza di Catania e semplicemente citate, come diverse altre di ben differente tenore, nel testo della delibera. In vari passaggi della delibera, si dava conto delle comunicazioni trasmesse alla Sesta Commissione dai principali dirigenti degli Uffici giudiziari interessati. 

Il quadro generale emerso non corrisponde ai toni allarmistici riportati nell'agenzia.

Il CSM, ribadisce l'importanza della delibera approvata ieri, che si è fatta carico di portare alla luce tutti i benefici derivanti dal superamento degli OPG, nonché di proporre numerose soluzioni volte a rendere efficace la riforma del 2014. La Riforma, infatti, oltre alla definitiva abolizione degli OPG ha stabilito concrete misure per garantire la tutela della salute mentale degli autori di reato non imputabili. Tra le proposte avanzate dal CSM c'e quella di una maggiore integrazione con i servizi di salute mentale sul territorio e la crescente collaborazione tra le REMS e i Tribunali di sorveglianza". 

Lo precisa in una nota il Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini.

Leggi il comunicato sul sito CSM

IO DIGIUNO perchè non devono tornare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

 

Per la Salute Mentale: uscire dalla logica manicomiale, diritti, doveri e cittadinanza.

Esprimiamo grande preoccupazione a proposito del testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg).  Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG.

A pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, così le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando l’ straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative al detenzione, costruite sulla base di un  progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

stopOPG propone perciò una nuova staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione.

Di enorme significato è la decisione dell’ex Commissario unico per il superamento degli OPG Franco Corleone di avviare la staffetta del digiuno i giorni 12, 13 , 14 aprile. Su www.stopopg.it la pagina dedicata alla staffetta.

Per aderire alla staffetta del digiuno scrivere all’indirizzo redazione@stopopg.it “nome e cognome, città, ev. associazione di appartenenza, ev. incarico-professione”

 

Staffetta digiuno stopOPG maggio 2017

 

ultimo aggiorn.
ore 10,15 del 26 maggio

NOMINATIVO CITTA ASSOCIAZIONE, INCARICO O PROFESSIONE

Paolo Pesel Trieste Psichiatria Democratica
       
Elvira Morana Palermo CGIL Regione Sicilia
Concetta La Rosa Caltagirone (CT) Segretaria generale FP CGIL Caltagirone
Giuseppe Mosconi Saccolongo (PD) Antigone, docente UniPD
Riccardo Polidoro Napoli Avvocato penalista. Responsabile osservatorio carcere UCPI (Unione Camere Penali Italiane)
Roberta Giannini   Avvocato osservatorio carcere UCPI
Ninfa Renzini Rimini Avvocato osservatorio carcere UCPI
Franco Villa Cagliari Avvocato osservatorio carcere UCPI
       
Annalisa Fibbi Firenze Studentessa universitaria
Luigia  Rho  Monza volontaria  associazione A.S.V.A.P.
Simone Giuseppe Bergamini Verona Avvocato componente osservatorio nazionale carcere UCPI
Stefano Cecconi Roma CGIL
Giovanna Del Giudice Trieste Copersamm
       
Renzo Magosso Milano Giornalista
Chiara Rodio  Bologna Avvocato Camera Penale di Bologna “Franco Bricola”
       
Renzo Magosso   Giornalista
Bruno Desi Bologna Resp. Osservatorio carcere Camera penale " Franco Bricola " Bologna
Giuseppe Cherubino Bologna Avvocato Componente Osservatorio Carcere UCPI
       
Franco Corleone Firenze Ex commissario unico per superamento OPG
Daniele Pezzi Roma presidente Consulta regionale Lazio per la salute mentale
Fabio Gui Roma Forum Salute Carcere
       
Franco Corleone Firenze Ex commissario unico per superamento OPG
Hassan Bassi Roma Forum Droghe
       
Stefano Cecconi Roma Cgil nazionale
Franco Corleone Firenze Ex commissario unico per superamento OPG
Domenico Andre' Messina Avvocato Referente osservatorio carcere UCPI , Camera Penale ME "Pisani-Ammendolia”
Camilla Tinelli Verona Docente Storia e Filosofia
       
Franco Corleone Firenze Ex commissario unico per superamento OPG
       
Gabriele Terranova Prato Componente Osservatorio Carcere UCPI
Elisabetta Burla Trieste Garante comunale dei diritti dei detenuti TS
Andrea Cavaliere Brescia Avvocato Presidente Camera Penale BS
       
Chiara Rodio Bologna Avvocato Camera Penale di Bologna “Franco Bricola”
Valerio Canzian Milano Unasam Aresam Lombardia
Elio De Caro Bologna Avvocato Antigone
  Andrea Vigani Brescia Avvocato Segretario Camera Penale BS
  Elisabetta Burla Trieste Garante comunale TS diritti dei detenuti
       
Andrea Frassini Trieste Vice Presidente Camera Penale TS
Carlo Piazza Verona Psichiatra, resp.Rems Nogara (VR)
Camilla Tinelli Verona Docente Storia e Filosofia
Francesco Menini Brescia Avvocato Tesoriere Camera Penale BS
       
Stefano Cecconi Roma Cgil nazionale
Daniela Pezzi Roma presidente Consulta regionale Lazio per la salute mentale
Vieri Barzellotti Brescia avvocato consigliere Camera Penale BS
       
Serena Caputo Pisa Segretario della Camera penale PI e referente per l'osservatorio carcere
Gianluigi Bezzi Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
  Alessandro Giadrossi Trieste Avvocato Presidente Camera Penale TS
       
Massimiliano Andreoni Lucca Free lance educatore di comunità
Hassan Bassi Roma Forum Droghe
Irene Braca Pisa Avvocato
Stefano Verzeletti Brescia avvocato consigliere Camera Penale BS
Giannantonio Milio Monfalcone(UD) Avvocato Foro degli avvocati di Gorizia
  Gabriele Terranova Prato Componente Osservatorio Carcere UCPI
       
Carlo Piazza Verona Psichiatra, resp.Rems Nogara (VR)
Michele Bontempi Brescia avvocato consigliere Camera Penale BS
     
       
Chiara Rodio Bologna Avvocato Camera Penale di Bologna “Franco Bricola”
Marzia Astri Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Valentina Alberta Milano referente Osservatorio Carcere UCPI Camera Penale MI
 
       
       
Valerio Canzian Milano Unasam Aresam Lombardia
Carlo Piazza Verona Psichiatra, resp.Rems Nogara (VR)
Federica Gobbi Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
       
Camilla Tinelli Verona Docente Storia e Filosofia
Camilla Bonesi Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Paolo Pesel Trieste Psichiatria Democratica
       
       
Azzurra Tatti Pistoia Avvocato referente Osservatorio Carcere, membro direttivo Camera Penale di PT
Veronica Zanotti Brescia avvocato consigliere Camera Penale BS
     
       
Stefano Cecconi Roma Cgil Nazionale
Stefania Amato Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Paolo Pesel Trieste Psichiatria Democratica
       
Roberto Lancelotti Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Rita Filomeni Firenze Poeta
Davide Mosso Torino Avvocato. Osservatorio carcere UCPI
  Gabriele Terranova Prato Componente Osservatorio carcere UCPI
       
Monica Butturini Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Felice Foresta Catanzaro Segretario Camera Penale CZ Referente 'Osservatorio Carcere UCPI
Alessandro Magoni Brescia Avvocato Camera Penale BS
  Marianna Sturba Subiaco(RM) insegnante membro della Direzione Nazionale di Sinistra Italiana
  Monica Barbara Gambirasio Milano Presidente Camera Penale di Milano "G. Pisapia"
  Attilio Carlo Villa Monza avvocato Camera Penale Monza "Corona Ferrea
  Felice Foresta Catanzaro Segretario Camera Penale CZ e referente Osservatorio Carcere UCPI
       
Marco Gallina Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Chiara Benedetti Pisa Avvocato Camera Penale PI
     
       
Francesca Pontoglio Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Luca Bisori Firenze Avvocato Presidente Camera Penale FI
Giuseppe Mosconi Padova Docente UniPD, Associazione Antigone
       
Simonetta Geroldi Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Gabriele Terranova Prato Componente Osservatorio carcere UCPI
Barbara Lettieri Cuneo Avvocato penalista Camera Penale TO
       
Irene Guerini Brescia avvocato iscritto Camera Penale BS
Giovanna Del Giudice Trieste Psichiatra ConfBasaglia

 

   
       
Stefano Cecconi Roma CGIL Nazionale
  Alberta Basaglia Venezia Fondazione Basaglia
       
Monica Di Nardo Bergamo Presidente Avvocati Camera Penale BG
Carlo Cofini Bergamo Avvocato Camera Penale BG
Fabrizio Manzari Bergamo Avvocato Camera Penale BG
  Marialaura Andreucci Bergamo Avvocato Camera Penale BG
  Barbara Bruni Bergamo Avvocato Camera Penale BG
  Andrea Locatelli Bergamo Avvocato Camera Penale BG
  Paolo Maestroni Bergamo Avvocato Camera Penale BG
  Alessandro Magni Bergamo Avvocato Camera Penale BG
       
Patrizio Gonnella Roma Antigone
Andrea Soliani Milano Avvocato Camera Penale MI
  Luca Maggiora Firenze Avvocato Camera Penale FI
  Andrea Temporin Bergamo Avvocato Camera Penale BG
       

 

Hanno digiunato ad aprile 2017

 

 

Franco  Corleone Firenze Ex commiss.unico superam.OPG
       
Franco  Corleone Firenze Ex commiss.unico superam.OPG
Paola Castellani    
Valerio Canzian Milano Urasam Lombardia

Donato Morena

   

Enzo Costa

Roma Presidente Auser

Livio Ferrari

  Autore manifesto "no prison"
       
Franco  Corleone Firenze Ex commiss.unico superam.OPG
Denise Amerini Roma FP Cgil
Paola Castellani    
M. Antonella Barbagallo Torino Unasam
Piera Scanzola Bergamo Associazione orizzonte
Manuela Granaiola Firenza Senatrice

Alfonsina Guarino

Potenza Psichiatra
Francesco Rossello Savona Cgil Savona
Tonino Aceti Roma Trib. Diritti malato Cittadinanzattiva
Sabrina Nardi Roma Trib. Diritti malato Cittadinanzattiva
Marisa Nicchi Roma Deputata
Paolo Pesel Trieste Psichiatria Democratica
Angelo Gallizioni Leffe (BG) Associazione L’Orizzonte
       
Stefano Cecconi Roma CGIL
Alberta Basaglia Venezia Fondazione Basaglia
       
Nerina Dirindin Torino Senatrice
Carlo Piazza Nogara Psichiatra Resp. REMS
       
Gianfranco Rizzetto Venezia CGIL Venezia, Assoc. Cittadinanza e salute
       
Maria Grazia Giannichedda Roma Fondazione Basaglia
Daniela Pezzi Roma Pres. Consulta salute mentale Lazio
Luigi Manconi Roma Senatore. A buon diritto
Valentina Calderone Roma A buon diritto
Carlo Piazza Nogara Psichiatra Resp. REMS
Vincenzo Saulino Roma Forum Salute e Carcere
Immacolata Cassalia Reggio Calabria Ass. Insieme per la disabilità (Unasam)
Laura Mazzaglia Chieri Segretariato sociale chierese
       
Maria Grazia Giannichedda Roma Fondazione Basaglia
Giovanna Del Giudice Trieste Copersamm
Elia De Caro Bologna Antigone
Denise Amerini Roma FP Cgil
Leonardo Fiorentini Ferrara Consigliere comunale
Patrizio Gonnella Roma Antigone
don Luigi Ciotti ...leggi il  comunicato Libera
Fabio Gui   Forum salute e carcere
Pietro Pellegrini Parma Direttore DSM Ausl Parma
       
Ivan Novelli  Roma La Società della Ragione
Hassan Bassi Roma Forum Droghe
Lorenzo Toresini Trieste Club Spcd No Restraint, Ass. Difesa malato TS, psichiatra
Franco Rotelli Trieste Presidente Comm. Sanità e Politiche sociali Consiglio Reg.le Friuli V.G.
Peppe Dell’Acqua Trieste Psichiatra
Maria Grazia Cogliati Dezza Trieste Collana 180 ed. alphabeta
Valerio Canzian Milano Unasam Aresam Lombardia
Don Sandro Spriano Roma Cappellano Casa Circondariale Rebibbia, resp. area carcere Caritas Roma
Daniele Lugli   Movimento nonviolento
Virgilio Baccalini   Club Spcd No Restraint, Ass. Difesa malato TS, psichiatra
       
Macio Fada Brescia RSU Spedali Civili Brescia
Nerina Dirindin Torino Senatrice
Renzo Magosso Milano Giornalista Società della Ragione
Sonia Paone Pisa Docente Uni PI
       
       
Stefano Cecconi Roma CGIL
Vito D’Anza Pistoia Forum Salute Mentale
Renzo Magosso Milano Giornalista Società della Ragione
Toto' Pecoraro Caltanissetta Assoc. Ligabue, avvocato
  Elisa Castellano Roma Fondazione Di Vittorio
       
       
Carlo Piazza Verona Resp. REMS Nogara
Franco Corleone Firenze Ex commiss.unico superam.OPG
       
Maria Grazia Giannichedda Roma Fondazione Basaglia
Daniela Pezzi Roma Pres. Consulta salute mentale Lazio
Fabio Ragaini Moie di Maiolati Grusol
Paola Perseu Oristano Indipendente. Commercialista
  Annalisa Fibbi Firenze Studentessa Universitaria
       
Carlo Piazza Verona Resp. REMS Nogara
Daniele Pulino Sassari Fondazione Basaglia
  Franco Corleone Firenze Ex commiss.unico superam.OPG
  Ilaria Baraldi Ferrara Consigliera Comunale
       
Gisella Trincas Cagliari  Unasam nazionale
Stefania Amato Brescia Avvocato camera penale BS
don Luigi Ciotti ...leggi il  comunicato Libera
Pietro Pellegrini Parma Direttore DSM Ausl Parma
Anna Gioia Trasacco Aversa Forum Salute Mentale CittadinanzAttiva
Michele Passione Firenze Avvocato
Natascia Curto Torino Centro studi per i diritti e la vita indipendente UniTO
       
Ivan Novelli Roma La Società della Ragione
Gisella Trincas Cagliari  Unasam nazionale
Valerio Canzian Milano Unasam Aresam Lombardia
Alessandro Magoni Brescia Avvocato Camera penale BS
Luigi Benevelli Brescia Psichiatra stopOPG
Sergio Genovesi Mantova avvocato, già sindaco di Mantova
Gianbattista Ruzzenenti Medole sindaco di Medole
Carlo Berini Mantova Articolo 3, osservatorio contro le discriminazioni
Claudio Morselli Mantova Comitato non violento di Mantova
Gianfranco Stagi Mantova Associazione Mi Riguarda-Rete 180
Gaetano Feliciello Mantova Associazione Mi Riguarda-Rete 180
Gilberto Saltini Mantova Associazione Mi Riguarda-Rete 180
  Giovanni Rossi Mantova Psichiatra Club Spdc No restraint
  Luca Bacchetta Mantova Assistente Sociale
  ... Mantova Camera penale della Lombardia orientale
  Rita Filomeni Firenze Poeta
  Cecilia Marchisio Torino Centro studi per i diritti e la vita indipendente UniTO
       
Patrizia Meringolo Firenze Docente Università Firenze
Maura Benvenuti    
Gigi Bettoli Pordenone Legacoop Sociali
       
Stefano Cecconi Roma CGIL
Toto' Pecoraro Caltanissetta Assoc. Ligabue, avvocato
Giuseppe Mosconi Saccolongo (PD) Antigone, docente UniPD
       
Paolo Pesel Trieste Psichiatria Democratica
Attilio Baldan Venezia Assoc. Per l’inserimemto sociale sofferenti psichici Lo Specchio
  Anna  Cristallo Catanzaro Presidente Associazione Ave-Ama

 

 

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4 -Inviaci il tuo video (durata 20”-30”…) o la tua foto: sarà parte dello spot per la campagna: invia a crbmsm@gmail.com

 

FOTOGALLERY

 

 

 

Il comunicato integrale

Il comitato nazionale stopOPG riunitosi a Roma il giorno 10 aprile 2017 dichiara:

  • esprimiamo grande preoccupazione a proposito del testo del Disegno di Legge Giustizia (articolo 1 comma 16 lettera d), approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg).  Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari OPG.

  • Così, se non si rimedia, saranno inviati nelle strutture regionali, già sature, i detenuti con sopravvenuta infermità mentale e addirittura quelli in osservazione psichiatrica.

  • A pochi giorni dalla chiusura dei vecchi Opg, così le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando l’ straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative al detenzione, costruite sulla base di un  progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie.

  • Il problema che si vuol risolvere è garantire le cure troppo spesso ostacolate o negate dalle drammatiche condizioni delle carceri ? E’ giusto ! Ma Il diritto alla salute e alle cure dei detenuti non si risolve così. Occorre che si rafforzino e si qualifichino i programmi di tutela della salute mentale in carcere e che il Dap istituisca senza colpevoli ritardi le sezioni di Osservazione psichiatrica e le previste articolazioni psichiatriche.

  • E soprattutto si devono potenziare le misure alternative alla detenzione.

  • Così invece, moltiplicando strutture sanitarie di tipo detentivo dedicate solo ai malati di mente (le REMS come contenitore unico), riproduciamo all’infinito la logica manicomiale. Il rientro di queste persone nel carcere (o comunque nel “normale” circuito delle misure alternative alla detenzione) serviva e serve proprio a ridimensionare il ruolo del cd “binario parallelo”.

  • E ancora, è gravissimo che le persone c.d. ex art. 148 CP (con sopravvenuta malattia mentale in carcere) siano reclusi in gran parte a Reggio Emilia e a Barcellona Pozzo di Gotto senza rispettare il principio della territorialità.

  • Chiediamo ancora una volta un intervento deciso del Governo per rimuovere quanto inopinatamente la norma in discussione ha disposto, a sostegno del faticoso processo di superamento degli Opg. Ci auguriamo che nella discussione alla Camera dei Deputati ciò avvenga.

Per questi motivi stopOPG decide di:

  1. proclamare una nuova staffetta del digiuno, durante la discussione del ddl Giustizia alla Camera, per ottenere lo stralcio delle norme che riportano ai vecchi OPG (ddl AC 4368 art. 1 comma 16 lettera d). Lo stralcio delle norme è stato richiesto anche dalla Conferenza delle Regioni. Di enorme significato è la decisione dell’ex Commissario unico per il superamento degli OPG Franco Corleone di avviare la staffetta del digiuno (la lettera appello di Corleone). PER ADERIRE alla staffetta del digiuno scrivi a redazione@stopopg.it

  2. sollecitare la Commissione Giustizia della Camera a convocarci in audizione come richiesto

  3. sollecitare la sottoscrizione dell’appello salvate le Rems dallo spettro OPG

  4. riprendere il Viaggio attraverso le REMS e di partecipare al costituendo coordinamento REMS del 18 e 19 maggio a Bologna (Convegno SIEP)

 

IL VIAGGIO DI STOPOPG PER VISITARE LE REMS

 

Il rischio che i vecchi contenitori manicomiali, gli Opg, siano sostituiti dalle Rems è enorme. Per questo bisogna accendere i fari sulle Rems. Non solo per tenere sotto controllo e diminuire il numero di posti, perché diventino davvero l’extrema ratio come prevede la legge 81/2014.. Ma anche perché le Rems siano attraversabili e visitabili, organizzate e  gestite nel riconoscimento dei diritti delle persone assistite e degli operatori (ai quali non possono essere richieste funzioni di custodia ma solo di cura), senza segregazione, senza utilizzo di mezzi coercitivi, con la presa in cura globale di ogni persona da parte dei servizi del territorio, e in un rapporto costante con la magistratura per rendere transitorio l'internamento

 


  • Tutti i Report delle tappe del viaggio di Stopopg nelle REMSPagina speciale
  • Il video di StopOPG: Viaggio attraverso le Rems (Presentato in occasione dell'anniversario della chiusura degli OPG, 27-28 gennaio 2017 - TRIESTE)   da Youtube

 

Con D.d.L. Giustizia REMS come OPG. Conferenza Regioni d’accordo con stopOPG: chiesto a Governo e Parlamento lo stralcio della norma

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 30 marzo u.s., ha espresso grande preoccupazione sulle disposizioni di cui all’articolo 1 comma 16 lettera d), in quanto comporterebbero in breve tempo la saturazione delle REMS con conseguente impossibilità di svolgere le funzioni che sono state loro attribuite dal legislatore e di fatto verrebbero ripristinati i vecchi Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG).

Pertanto, considerando anche come l’attuale disciplina delle REMS pone a carico delle Regioni le funzioni sanitarie in esse esercitate e che tale intervento normativo incide sulle competenze regionali, la Conferenza ha interessato Governo e Parlamento affinché tale disposizione venga stralciata

 

ALLEGATI: lettera a stopOPG del Presidente della Conferenza Regioni e PA Bonaccini

 

 

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